Eliminato turno di notte per operai impegnati su Jeep Renegade e 500X, la denuncia di Usb Stellantis Melfi. Di seguito la nota integrale.
Stellantis sta infierendo senza alcuna pietà nei confronti degli operai, sia sui loro salari che sui ritmi e carichi di lavoro, mentre negli indotti saltano altri posti di lavoro.
A Melfi, l’ultima beffa riguarda l’eliminazione del turno di notte per gli operai impegnati sulla Jeep Renegade e 500X.
Va ricordato che l’azienda ha già disatteso gli impegni presi con gli operai che lavorano sulla Jeep Compass, i quali non hanno mai lavorato sul terzo turno.
Gli operai, che a causa delle lunghe fermate per cigo devono fare i conti con un salario ancora più da fame, adesso si trovano nell’assurda condizione di dover rimpiangere la soppressione del turno che più di tutti rovina la loro salute, ma che allo stesso tempo gli permette di guadagnare qualche euro in più.
Tavares ha dichiarato che gli operai italiani guadagnano meno degli altri colleghi del gruppo, questa ulteriore sforbiciata al salario conferma quanto i padroni siano strafottenti e spietati nei loro confronti.
I sindacati presenti in fabbrica sono diventati una vera e propria barzelletta, cambiano le loro convinzioni da un giorno all’altro, in funzione delle manovre aziendali, con la speranza, sempre più remota, di rientrare nelle grazie del padrone.
Incapaci di farsi un idea propria, logorano gli operai con comunicati inutili, privi di iniziative concrete da mettere in campo.
Intanto martedì, al rientro in fabbrica, dopo l’ennesimo stop, gli operai troveranno le linee di produzione ulteriormente aumentate, dovranno massacrarsi di più e con l’eliminazione del turno notturno guadagnare meno.
Negli indotti, se possibile, la situazione è ancora più drammatica, qualche giorno fa alla International Trading e Service sono saltati quaranta posti di lavoro.
Dopo gli addetti alle pulizie è toccato ai tradottisti che portano materiale in Stellantis, a conferema che la ristrutturazione messa in atto da Tavares sta procedendo molto velocemente e ricade, come sempre, sulla fasca più debole.
È arrivato il momento che gli operai Stellantis e degli indotti facciano fronte comune, non c’è un solo minuto da perdere.
Il 22 maggio gli operai Stellantis di tutti gli stabilimenti italiani, insieme ai loro colleghi degli indotti, hanno lanciato una videoconferenza che toccherà questi ed altri temi, nel tentativo di organizzare una reazione dal basso, che metta da parte una volta per tutte quello strato di burocrazia sindacale che nei decenni ha fatto soltanto danni.
Come Usb Stellantis Melfi, sosteniamo questa iniziativa e ci auguriamo che sia l’inizio di un nuovo percorso di lotte operaie.