“Il congelamento degli aiuti per il comparto ortofrutticolo colpito dall’embargo russo colpisce in maniera dura l’Italia e la Basilicata, leader europei nella produzione di ortaggi e frutta” ha affermato il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata nonché membro di giunta nazionale dell’Organizzazione Piergiorgio Quarto. “Il comparto sta attraversando una crisi senza precedenti e la decisione improvvisa della Commissione europea di sospendere le misure di emergenza introdotte dopo l’embargo russo è caduta come un fulmine a ciel sereno. Vero è però che tale decisione è stata presa per cercare di progettare un sistema più mirato a causa di un aumento sproporzionato di richieste di aiuto per alcuni prodotti. Si spera però che le decisioni vengano prese nel giro di pochi giorni”.
I produttori polacchi avrebbero infatti presentato richieste per l’87% dei fondi destinati a sostenere tutti i produttori comunitari di ortofrutta deperibile, poiché le indennità di ritiro previste risultano molto interessanti in situazioni con costi di produzione più bassi. Si tratta della dimostrazione che è profondamente sbagliato non tenere conto delle diverse situazioni produttive tra i diversi paesi nella definizione di misure di sostegno che risultano a questo punto particolarmente importanti e urgenti per l’Italia. L’ortofrutta è il settore produttivo del Made in Italy più colpito dall’embargo con le esportazioni che avevano raggiunto i 72 milioni di euro nel 2013, senza dimenticare i danni indiretti provocati dal rischio di invasione sul territorio nazionale di prodotti di altri Paesi che non possono trovare più uno sbocco in Russia. Complessivamente il danno diretto per l’Italia è stimato in circa 200 milioni di euro all’anno e riguarda oltre all’ortofrutta il blocco delle esportazioni delle carni per 61 milioni di euro e di latte, formaggi e derivati per 45 milioni di euro.
Le misure di sostegno che sono state sospese prevedevano un importo di 125 milioni sino a novembre per tutta l’Unione Europea a sostegno dei prodotti ortofrutticoli (pomodori, carote, cavolo bianco, peperoni, cavolfiori, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, piccoli frutti, uva da tavola e kiwi). Con ritiri dal mercato e compensazioni per la non-raccolta e la raccolta anticipata con l’assistenza finanziaria per tutti i produttori, inclusi quelli che non fanno parte di organizzazioni di produttori.
Set 13