Una proposta da inserire nei provvedimenti di urgenza per le imprese, che il Governo dovrà emanare nei prossimi giorni, è quella che Confapi Matera rivolge alla Confapi nazionale e che mira a immettere immediatamente liquidità nel sistema economico, eliminando i tanti ritardi accumulati.
“La decretazione d’urgenza – spiega il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo – dovrebbe consentire a tutte le pubbliche amministrazioni che devono eseguire pagamenti alle imprese per lavori, forniture e servizi effettuati, anche di accelerare ogni procedura burocratica al fine di dare liquidità a tutte le Pmi che stanno subendo gli effetti negativi dell’epidemia di coronavirus”.
“Quella che fino a ieri era un’esortazione – prosegue De Salvo – dovrebbe diventare una disposizione del Governo, affinché tutti gli enti pubblici interessati, soprattutto in questi giorni in cui gli uffici hanno rallentato le attività, incrementando lo smart working, creino delle task force per saldare tutte le fatture emesse, accelerando gli itinera burocratici e tagliando i consueti tempi di attesa”.
Il presidente De Salvo si riferisce ai tanti ritardati pagamenti che riguardano le imprese, per i crediti Iva e d’imposta, i lavori pubblici, i servizi, le forniture. “Se tutte le pubbliche amministrazioni facessero uno sforzo in tal senso – precisa il presidente di Confapi Matera – darebbero una grossa boccata d’ossigeno alle micro e alle piccole e medie imprese”. “Questo provvedimento, a differenza di altri pure necessari, si differenzia perché avrebbe effetti immediati nell’economia”.
“L’accoglimento della nostra proposta – aggiunge il presidente della Sezione Turismo, Franco Braia, che rappresenta il settore più colpito da questa crisi a livello cittadino – risolverebbe il 50% dei problemi che oggi soffre il settore Turismo a Matera e il suo vasto indotto”.
“L’economia turistica di Matera, come quella delle altre città del resto – prosegue il presidente Braia – è praticamente ferma. Se gli enti locali ed enti come la Fondazione Matera-Basilicata 2019 onorassero gli impegni maturati, verrebbero in soccorso degli operatori turistici, dei fornitori, di chi offre servizi, organizza eventi, ecc., alleviando le esposizioni bancarie delle tante imprese che hanno sostenuto in proprio il sistema e re-immettendo nel circuito economico la liquidità necessaria per andare avanti”.
“Stiamo parlando – conclude Franco Braia – delle attività già svolte nel 2019, per cui sono state emesse le fatture, versata l’Iva e pagate le altre tasse”.