Il compito più difficile del Comitato unita’ di crisi -comunità italiana in Romania, attivo da tre settimane, negli ultimi giorni, è consentire il rientro degli italiani in Romania per motivo di studio e di lavoro. A raccontare cosa accade a Palazzo Italia Bucarest, quartier generale di ogni intervento di solidarietà e di collegamento con le autorità italiane, è Giovanni Baldantoni, l’impreditore lucano in prima linea. Abbiamo messo insieme le richieste di rimpatrio da parte di studenti, per l’esattezza 16, con elenco fornitoci dal nostro delegato Pietro Benedetto dal centro operativo istituito presso il ristorante la Piazzetta di Bucarest, con indicazione della loro preferita destinazione a prescindere dalla destinazione che il vettore Alitalia effettuerà. Inoltre il nostro delegato Flavio Roccazzella da Iasi ci ha comunicato di avere ancora 12 richieste. A queste 27 persone certe, si aggiungeranno quanti ne faranno ancora richiesta in queste ore. Purtroppo è tutto complicate e ci sono giovani arrivati qui per l’Erasmus che vogliono tornare a casa. Un riconoscimento al segretario generale del Cgie dr Michele Schiavone che ci manifesta la sua vicinanza e ci sostiene.
Presso il nostro incubatore di imprese, insieme alle associazioni ACIIR circolo imprenditori presieduto dal dr Gaetano Vernarelli, ACI associazione Cuochi Italiani, FIC federazione Italiana cuochi Delegazione Romania presieduta dalla chef Enza Barbaro, ALB associazione Lucani nei Balcani – ha scritto Baldantoni al Ministro degli Esteri Di Maio per sollecitare maggiore cooperazione – ci siamo attivati per creare un comitato per ‘’ l’Unita’ di crisi’’ necessaria in un Paese come la Romania vista l’enorme presenza di Italiani.Stiamo operando da giorni, intervenendo direttamente per sostenere persone in quarantena, operiamo per informazioni sul territorio. Una rete di solidarietà per tutti quelli che ne hannio bisogno, con la consegna di provviste medicine e quanto necessario o segnalato. Ci chiamano studenti, famiglie che intendono rientrare, operai ovvero imprenditori che rivoltisi al Consolato affermano di aver ricevuto la risposta ‘’ ne sappiamo quanto voi…”.
Alitalia è impegnata a facilitare il ritorno in Italia di migliaia di connazionali che si trovano all’estero e, in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, sta predisponendo una serie di voli speciali con Paesi sui quali non è più possibile operare normali voli di linea, a causa delle restrizioni imposte al traffico aereo da e per l’Italia.
In risposta all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, le autorità localirumene hanno decretato lo stato di emergenza. Il Ministro dell’Interno ha disposto il divieto di ingresso nel Paese per i cittadini stranieri, a partire dalle 22.00 ora locale del 22 marzo, con limitate eccezioni: cittadini dell’UE o dei Paesi appartenenti allo Spazio Economico Europeo (SEE) o svizzeri e familiari di cittadini romeni o di cittadini UE/Spazio Economico Europeo/Svizzera residenti in Romania; persone in transito attraverso corridoi (terrestri) concordati con i Paesi confinanti; passeggeri in transito aeroportuale; residenti in possesso di permesso di lungo soggiorno; persone che viaggiano per motivi professionali (comprovati da visto, permesso di soggiorno o altro documento) o esigenze imperative (sanitarie o famigliari); personale diplomatico o consolare, di organizzazioni internazionali, militare o che assicura aiuti umanitari; persone titolari di protezione internazionale o viaggi per motivi umanitari. Sono sospese le attività dei centri commerciali, ad eccezione della vendita di prodotti alimentari, farmaceutici o veterinari. Dal 9 marzo, alle ore 12:00 i voli da e per l’Italia, così come quelli da/per la Spagna, sono sospesi.
Mar 29