Emergenza idrica, Confsal Basilicata: valutare la costruzione di un impianto di desalinizzazione. Di seguito la nota inviata da Gerardo de Grazia. segretario della Confsal Basilicata.
“Nonostante le piogge di questi giorni, l’emergenza idrica non si placa e gli invasi della nostra regione non hanno, ancora, raggiunto una capienza ottimale per il periodo. Nei giorni scorsi abbiamo scritto all’Assessore e Vice Presidente Pasquale Pepe per porre l’attenzione sulla diffusa preoccupazione di agricoltori, allevatori e cittadini, riguardo la crisi idrica che stiamo affrontando.
In una regione che vede crollare il proprio export e l’industria, con uno spopolamento altissimo, seguito da un eccessivo invecchiamento della popolazione, ulteriori disagi in comparti come agricoltura, allevamento e turismo non possiamo permetterceli.
Il cambiamento climatico impone alla Basilicata, come ad altre regioni italiane, una programmazione di interventi per evitare di operare, sempre, nell’emergenza.
Motivo per il quale riteniamo che la costruzione di un impianto di ultima generazione di desalinizzazione in Basilicata, seguito da interventi sul miglioramento della rete, sul recupero delle acque piovane (ancora troppo marginale) e sulla promozione di impianti di irrigazione a goccia o sotterranei, potrebbe rappresentare una valida opzione e apportare benefici al territorio.
Tra questi:
Accesso all’acqua potabile: Trasformando l’acqua salata in acqua dolce, gli impianti di desalinizzazione forniscono una fonte costante di acqua potabile;
Sostegno all’agricoltura: con scarsità di acqua dolce, l’acqua desalinizzata può essere usata per irrigare i campi.
Riduzione della dipendenza dalle risorse idriche naturali: Permette di ridurre la pressione sulle falde acquifere, sui fiumi e laghi;
Benefici economici: gli impianti possono sostenere lo sviluppo industriale e turistico, creando nuovi posti di lavoro e stimolando l’economia locale.
Siamo consapevoli che, l’altra faccia della medaglia riguarda il processo di desalinizzazione e l’impatto per l’ambientale, sia in termini di consumo energetico che di gestione dei residui salini e scarti (salamoia). Tuttavia, l’utilizzo di energie rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico potrebbero rendere l’operazione dell’impianto molto più sostenibile e, adottando tecnologie all’avanguardia per la gestione dei residui, sarebbe possibile minimizzare l’impatto sull’ambiente.
Siamo certi che l’assessore che ha mostrato, fin da subito, la volontà di efficientare il sistema, sia disponibile a un dialogo costruttivo sul tema per mettere insieme una serie di strategie a lungo termine che includano una gestione sostenibile delle risorse idriche”.