“In questa fase di grande emergenza per i continui flussi migratori in Italia tra i provvedimenti che il Governo si appresta a varare torna il tema del rapporto tra Unione europea e Paesi del continente africano che non deve basarsi solamente su misure per arginare il fenomeno delle migrazioni. E’ questa la strada da percorrere con maggiore speditezza, con azioni e risorse finanziarie adeguate, attraverso un Piano Marshall di cooperazione Europa-Africa”. E’ quanto sostiene il Presidente della Camera ItalAfrica Alfredo Carmine Cestari per il quale gli arrivi più numerosi da giorni sono da Guinea (15.138 sbarcati nel 2023), seguita da Costa d’Avorio (14.282), Tunisia (11.694) ed Egitto (8.422). Il punto di partenza – ha aggiunto – sono la cooperazione allo sviluppo e le politiche di partenariato tra l’Europa e i paesi del continente africano. Bisogna mettere in campo iniziative sinergiche non solo nei Paesi da cui partono le navi dirette verso l’Italia e l’Europa, ma soprattutto negli Stati dell’Africa centrale da cui spesso prendono il via i “viaggi della speranza” di decine di migliaia di giovani che fuggono al destino segnato di mancanza di lavoro e fame. Con iniziative di cooperazione mirate ed efficaci, che coinvolgano non solo gli Stati, ma anche le aziende, è possibile ridurre sensibilmente i flussi, creando occupazione in loco ed evitando ai paesi africani la perdita di capitale umano e intellettuale indispensabile al loro sviluppo economico e civile”, ha continuato Cestari.
“Abbiamo sentito parlare di un “addendum” al Piano Mattei che affronti questi temi con un approccio nuovo e le risorse devono puntare a partenariati strategici, ad esempio nel settore energetico. Sono d’accordo con la Premier Meloni: il tema non è solo migratorio, abbiamo bisogno di soldi per risolvere il problema che non devono essere spesi solo su a livello di sicurezza, abbiamo bisogno di cooperazione con Paesi del Mediterraneo e dell’Africa. Servono partnership ad esempio nel settore dell’energia, tenuto conto che il continente africano è un grande produttore di energia e l’UE può sostenere il loro sviluppo e lavorare insieme. Su questi progetti strategici, a cui l’Italia sta lavorando, ItalAfrica può offrire tutta la sua esperienza di lavoro da anni nei Paesi Africani. Anche noi come la Premier –ha proseguito Cestari – ci poniamo la ‘mission’ di recuperare il ruolo strategico nel Mediterraneo attraverso un tessuto relazionale ed imprenditoriale che vada oltre la semplice assistenza, potenziando la rete di interscambio e, soprattutto, una reciprocità produttiva che significa, prima di tutto dare un aiuto efficace alle economie dei Paesi Africani e fermare i flussi migratori irregolari verso l’Europa. A questo mira il progetto “Sud Polo Magnetico”, pensato dalla Camera ItalAfrica in un’ottica di sviluppo e innovazione, per le imprese del Mezzogiorno d’Italia e per quelle africane”.