Sin dall’inizio il voto degli italiani all’estero non è stato ben visto dal mondo della politica italiana e forse anche dagli italiani stessi. Così mentre si continua a discutere di collegi “blindati”, di coalizioni, di posti sicuri nel proporzionale, di esponenti e dirigenti di partito da “garantire”, non si fa nulla per promuovere la partecipazione degli emigrati residenti all’estero all’elezione del nuovo Parlamento. Di questo si è parlato a Dortmund (Germania) in un incontro promosso da Giovanni Baldantoni di intesa con il delegato per la Germania prof. Don Pierluigi Vignola con la comunità di lucani per esprimere la vicinanza, accolti da Gerardo Petruzzi ed Anna Bruno per intraprendere un percorso di riaggregazione dei tanti Italiani che hanno contribuito a far crescere la Germania. Baldantoni sta tessendo le fila di rapporti con altre associazioni non solo di lucani nei Paesi Europei, a partire dai Balcani e dalla Germania. E’ semplicemente impensabile che nei collegi esteri – dice – si candidi chi non conosce la realtà ad esempio dei Paesi Balcanici o al massimo ci viene da turista. Di qui la nostra amarezza ed indignazione perché si acuisce il solco tra istituzioni ed italiani all’estero che chiedono di non sentirsi italiani di serie B.
Baldantoni sottolinea l’impegno a rinnovare il protagonismo delle comunità italiane trasferite fuori dal Paese per contribuire al cambiamento della politica. Intanto – aggiunge Baldantoni – stiamo svolgendo una campagna di informazione perché i cittadini italiani residenti all’estero si iscrivano all’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero) in modo da poter votare per corrispondenza. Saranno le Ambasciate e i Consolati ad inviare agli elettori il plico elettorale. Grazie al grande lavoro di ammodernamento delle procedure, unito agli sforzi per rendere efficiente il voto nelle circoscrizioni estere, all’appuntamento elettorale del 2006 parteciparono circa un milione di italiani residenti in altri Paesi del mondo. Il risultato è stato possibile anche grazie alla politica attiva sul territorio dei candidati residenti all’estero, quindi conoscitori delle realtà locali come rivendichiamo accada per le prossime candidature. Gli elettori italiani all’estero, in totale nel mondo, sono poco meno di 5 milioni.
Puntiamo – dice ancora Baldantoni – a portare al voto il maggior numero di lucani residenti all’estero per farli sentire partecipi del cambiamento del Paese e per adeguare la legislazione nazionale a favore di quanti sono stati costretti a lasciare il proprio paese con la famiglia per cercare lavoro e benessere.