Eni Rewind, Fim, Fiom e Uilm: Lavoratori Ecologica a rischio, necessari nuovi investimenti per garantire occupazione e sicurezza. Di seguito la nota integrale.
Questa mattina si è tenuto un incontro presso Confindustria Basilicata, in videoconferenza, nel corso del quale è stato comunicato che il processo di remotizzazione già in atto presso i cantieri CM2 e CM3 continuerà riducendo le attività lavorative e i turni di lavoro, creando un ulteriore esubero strutturale che riguarda circa dieci lavoratori di Ecologica.
La remotizzazione, che consiste nella sostituzione delle attività manuali con sistemi tecnologici, sta causando non solo una perdita di posti di lavoro, ma anche un potenziale rischio per la sicurezza, tema che avevamo già segnalato da tempo all’Arpab e al Dipartimento Ambiente e Sicurezza della Regione Basilicata. Ad oggi, tuttavia, non
abbiamo ricevuto alcuna risposta concreta dagli enti competenti.
Riteniamo indispensabile che Eni Rewind partecipi al Tavolo della Trasparenza da noi richiesto alla Regione Basilicata e soprattutto in questa fase è’ indispensabile mantenere, da parte di tutti, “Bocce Ferme “.
È urgente fermare questo processo di remotizzazione e discutere soluzioni alternative che garantiscano il mantenimento dei livelli occupazionali attraverso nuovi investimenti e l’avvio di attività stabili e non temporanee.
Le attività di risanamento ambientale, oltre a essere fondamentali per la tutela delle nostre comunità, rappresentano un pilastro essenziale per il mantenimento dell’occupazione. Per questo motivo, chiediamo all’Assessore Cupparo di convocare con urgenza un incontro per fare chiarezza sull’intero quadro delle attività estrattive in Val
D’Agri al fine di evitare esuberi occupazionali; sono necessari nuovi investimenti che possano assicurare la stabilità lavorativa di tutti i dipendenti coinvolti nell’estrazioni petrolifere della Val’Agri.