Dopo le ultime mareggiate i titolari degli stabilimenti balneari e gli operatori turistici di Scanzano e Metaponto hanno ripreso la “corsa contro il tempo” per scongiurare ripercussioni sull’imminente stagione estiva a causa del problema riacutizzato dell’erosione della costa Metapontina. Il Presidente Pittella che negli incontri del 29 febbraio scorso a Bernalda e a Policoro ha assunto l’impegno di liberare risorse provenienti dal prestito BEI a favore del contrasto al dissesto del suolo dia rapidamente seguito all’impegno. Lo afferma il consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) sottolineando che il fenomeno si ripresenta da alcuni giorni con tutta la sua drammaticità specie a Scanzano Lido e nei tratti costieri dove non è stato ancora completato il posizionamento delle barriere soffolte. Le cause che hanno portato ad una profonda e definitiva trasformazione dell’assetto e del profilo naturale del litorale jonico metapontino sono note da tempo. Una fra tutti, come confermano gli studi condotti in passato dai ricercatori di Metapontum Agrobios, il progressivo processo di antropizzazione che ha determinato, in alcuni casi, lo smantellamento dei cordoni dunali esistenti, per far spazio ad infrastrutture, insediamenti residenziali e turistici. Qualità infrastrutturale e qualità ambientale – sottolinea Castelluccio – debbono invece costruire una possibile alleanza per fare delle risorse naturali un attrattore di sviluppo economico e sociale, mentre la difesa della costa, anche dai fenomeni erosivi, potrebbe far parte di un progetto unitario di assetto del litorale che comprenderebbe il nuovo equilibrio determinato delle attuali e nuove infrastrutture nautiche a servizio del turismo marino.
Adesso che sono state individuate le risorse (prestito BEI) – dice il consigliere di Fi – si può intervenire tenendo conto delle valutazioni di tecnici ed esperti, delle esperienze degli anni precedenti (non tutte in verità positive per il ripetersi del fenomeno lungo gli stessi tratti costieri interessati dai progetti) e sopratutto delle esigenze dei titolari dei lidi alle prese con una situazione di precarietà imprenditoriale legata alle condizioni di crisi. Ci sono in proposito segnalazioni sulla “mancata tenuta delle barriere soffolte”, e persino sul loro “sfaldamento subacqueo” che vanno valutate attraverso un costante monitoraggio della spiaggia. Proprio perché il turismo balneare abbinato a quello archeologico è riconosciuto come un obiettivo strategico fondamentale per i programmi di Matera Capitale Europea della Cultura, diventa necessario convogliare tutti gli sforzi per far rientrare il Metapontino nei nuovi flussi turistici secondo il fortunato slogan di Metaponto mare di Matera.
Mar 07