“L’appello che la Uil ha rivolto al Presidente Bardi, subito dopo i provvedimenti giudiziari conseguenti l’inchiesta sanità, a poco meno di un mese di distanza, non è stato raccolto con conseguenze sul pieno funzionamento dell’Amministrazione Regionale. Lo ribadiamo: serve un forte atto di responsabilità istituzionale nei confronti della comunità regionale, dei lavoratori, delle famiglie affrontando con rapidità, con il metodo dell’autentica concertazione con i sindacati, le associazioni di imprese, i Comuni, i temi dell’emergenza sociale sempre più acuti. Si faccia presto e bene per uscire dall’incertezza istituzionale e ricomporre Giunta e Consiglio in pienezza”. E’ quanto ha detto il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli concludendo i lavori dell’Esecutivo Regionale Uil che si sono tenuti oggi a Matera nella sala conferenze della Camera di Commercio. La scelta di tenere a Matera la riunione dell’organismo dirigente Uil – ha spiegato Tortorelli – segna l’avvio di una nuova fase di impegno sindacale nei territori con la decisione di svolgere incontri itineranti dell’esecutivo e degli altri organismi dirigenti. Una scelta che rafforza la strategia indicata dal recente congresso nazionale Uil a Bologna basata sui valori della solidarietà e dell’umanità, per rappresentare le persone. Nella riunione di oggi è stato dedicato ampio spazio ai temi sociali, economici, occupazionali della provincia di Matera dove – è stato detto – il rilancio della Valbasento, la salvaguardia dei posti di lavoro dei comparti mobile imbottito e manifatturiero continuano a rappresentare le emergenze prioritarie. Come per la sanità materana che necessita di provvedimenti concreti ed efficaci di potenziamento dei servizi ai cittadini. In proposito la Uil è impegnata per la piena riuscita della manifestazione regionale organizzata unitariamente a Cgil e Cisl per il 19 novembre a Potenza per richiamare ancora una volta la Regione a recuperare ritardi ed inefficienze ed aggiornare il sistema di protezione e sicurezza dei singoli e delle comunità con un’offerta di salute nuova e all’altezza delle crescenti esigenze dei cittadini. I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro del servizio sanitario nazionale e di quello regionale mentre si registrano troppe emergenze nell’attuazione del diritto alla salute specie da parte delle categorie sociali più deboli, dei malati cronici e oncologici, degli anziani. Infine l’esecutivo Uil ha espresso preoccupazione perché i risultati del secondo monitoraggio sull’andamento della spesa degli interventi al Sud, previsti dal Pnrr diffusi il 10 ottobre scorso, rivelano alcune criticità e permangono dubbi sul rispetto della quota del 40% del complesso delle risorse riservata alle regioni meridionali.