Estate 2020, Rosanna Travascia: Turisti “a casa” ma per caso: le vacanze della porta accanto degli italiani post Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Un terzo degli Italiani non vuole rinunciare a qualche giorno da turista, ma lo farà prenotando un appartamento e rimanendo nel nostro Paese.
Sono molti gli Italiani che non vogliono rinunciare alla vacanza estiva, anche se non mancano incertezze e preoccupazioni sull’immediato futuro. Il settore turistico si prepara ad affrontare quella che, probabilmente, si rivelerà la peggiore crisi degli ultimi anni: 25 miliardi di perdite economiche e milioni di stranieri che rinunceranno a viaggiare nel nostro Paese. La pandemia e la conseguente crisi economica hanno cambiato le carte in tavola, portando molti Italiani a rimandare o a modificare le proprie vacanze, a causa delle mille incertezze che seguono la fase post-lockdown. L’emergenza epidemiologica segna una pesante battuta d’arresto per le vacanze estive degli Italiani che cercano di adattarsi a questa “nuova normalità”, decidendo di fermarsi in Italia, muovendosi in auto, verso seconde case o abitazioni di familiari e amici. In più, onde evitare possibili assembramenti, molti vacanzieri, progettano di riscoprire la natura e la montagna del Paese. Comunque, la meta più gettonata rimane il mare con destinazione: Sardegna, Sicilia e Puglia sul podio, a seguire Toscana, Liguria, Calabria, Campania e Basilicata. Dunque, vacanze green e in sicurezza (strutture sanificate adeguatamente) entro i confini nazionali, brevi, stile anni’70, in totale relax, dopo i mesi grigi di quarantena e di isolamento forzato tra le mura domestiche e, soprattutto, rigorosamente, indispensabili per il proprio benessere psico-fisico e le relazioni affettivo-sociali.