In attesa dei dati definitivi anche in Basilicata l’estate 2014 sarà ricordata come un’estate nera per il turismo, con un calo consistente di presenze ed arrivi e gravi danni per il fatturato delle attività ricettive, alberghiere, di ristorazione e servizi al turista, soprattutto a causa del maltempo. E’ il consuntivo tracciato da Confcommercio Imprese Italia Potenza, in una nota a firma del presidente provinciale Fausto De Mare, analisi condivisa dal presidente del Consorzio Albergatori di Maratea Carmine Esposito e Michele Tropeano presidente Consorzio Turistico Val d’Agri. Per numerosi operatori, dunque, si profilano all’orizzonte difficoltà inaspettate di vario genere, tra cui le più preoccupanti sono : far fronte ai prossimi impegni finanziari per i debiti accumulati nei confronti di fornitori e lavoratori ( generalmente assunti in linea con le aspettative non pessimistiche della vigilia), pagare le rate dei mutui assunti e far fronte agli onerosi impegni fiscali di fine d’anno.
Nei giorni scorsi, le due più importanti associazioni nazionali di categoria del turismo italiano ( Federalberghi e Fipe, entrambe facenti parte del sistema Confcommercio) hanno fornito le prime stime sul bilancio dell’estate turistica. Secondo Federalberghi, “il saldo dei pernottamenti ( nel paese) da giugno ad agosto è pari allo 0 rispetto allo stesso periodo del 2013 e per la prima volta nelle statistiche moderne i mesi di luglio e agosto fanno registrare un ribasso rispettivamente dello 0,6% e dello 0,2%. L’andamento è determinato dall’ennesimo calo della domanda italiana ( -0,6%) e da un lievissimo incremento di quella straniera (+0,6%). …con un impatto sui fatturati delle imprese ricettive nel trimestre stimabile in un -5%.” Secondo il Centro Studi di Fipe, “l’estate turistica 2104 si chiuderà con un calo delle presenze dell’1,4% come sintesi del -2,1% del turismo interno e di una sostanziale tenuta del turismo degli stranieri (+0,3%). Ne consegue, a livello dell’intero paese, un bilancio negativo della stagione estiva per 982 milioni di euro.”
Entrambe le fonti, anche se frutto di Osservatori diversi ( la prima analizza il solo settore ricettivo alberghiero, la seconda ne amplia gli orizzonti ma secondo una procedura “deduttivo-teorica”), evidenziano una contrazione dei consumi turistici estivi 2014 che, è bene ricordarlo, concentrano in soli tre mesi all’intero settore, oltre il 50% delle presenze complessive dell’anno ( oltre i due terzi per gli italiani).
In particolare, è drammatica la situazione degli esercizi stagionali, primi tra tutti gli stabilimenti balneari, che non riusciranno a coprire nemmeno gli investimenti fatti per l’apertura. Di qui la richiesta delle associazioni di categoria del sistema Confcommercio al governo innanzitutto per la revisione degli studi di settore per il 2014, la sospensione del pagamento di contributi e imposte per le aziende più duramente colpite; l’estensione a bar, ristoranti, stabilimenti balneari e discoteche dei crediti di imposta per la digitalizzazione e la riqualificazione delle strutture; la riduzione dei canoni di concessione per finalità turistico-ricreative e la revisione del sistema di determinazione dei canoni demaniali relativi alle pertinenze.
Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe, aggiunge al riguardo: «Il comparto balneare costituisce il fiore all’occhiello dell’offerta turistica italiana e oggi deve confrontarsi non solo con la crisi economica, ma soprattutto con le avverse condizioni meteo che penalizzano pesantemente il lavoro di 20.000 imprese e oltre 100.000 occupati diretti. Sono necessari interventi a sostegno della categoria – e questa mozione va nella direzione giusta – se l’Italia vuole tornare a essere competitiva e scalare la graduatoria delle principali mete turistiche internazionali»
E che gli effetti del maltempo estivo abbiano influito pesantemente sui comportamenti dei turisti sia italiani che stranieri ce lo conferma autorevolmente un’indagine di questi ultimi giorni condotta dall’Istituto Piepoli per Confturismo-Confcommercio secondo cui il maltempo ha portato a modificare il 15% dei viaggi già organizzati per quest’estate (il 3% dei turisti potenziali ha anticipato il rientro a casa, il 3% ha annullato la vacanza, il 4% ha modificato la destinazione e il 5% ha rimandato la vacanza).
Ma il turismo è “territorio” è “complessità” e la conoscenza di come il settore si muove nei vari ambiti è un bene prezioso che, se acquisita con equilibrio e metodologie trasparenti ( in modo da elevarne il livello di comprensione) può molto aiutare a (ri)definire strategie e interventi. Tra le iniziative di rilievo che rappresentano un punto di riferimento la Confcommercio indica la costituzione del “plafond emergenza maltempo”, ideato da una Banca della costa romagnola che mette a disposizione degli operatori turistici della zona un finanziamento a condizioni agevolate per coprire i mancati incassi del 2014, dovuti alle avverse condizioni climatiche, e per agevolare l’avvio della stagione 2015. Infine, i nuovi Fondi strutturali 2014-2020- sottolinea De Mare – saranno il banco di prova per misurare l’attenzione della Regione al nostro mondo, attraverso investimenti e linee di credito mirati per le imprese del turismo che dovranno programmare la stagione 2015, in condizioni di serenità e non certo in affanno per il carico di debiti e fisco statale e locale (Tari).
Ott 04