Estrazione di materiale fluviale, cave, turismo, smaltimento dei reflui civili, denuncia di De Salvo (Confapi Matera): “Chiesto un incontro da oltre 6 mesi all’assessore regionale Rosa, nessuna risposta”. Di seguito la nota integrale
Il presidente di Confapi Matera. Massimo De Salvo, ha vivamente protestato per il disinteresse dimostrato dall’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Rosa, rispetto alle ripetute quanto vane richieste d’incontro, la prima risalente addirittura al 5 novembre 2019.
In particolare, il presidente De Salvo, dopo avere raccolto le legittime rimostranze di molti imprenditori appartenenti a varie categorie, ha espresso grande rammarico per la mancata disponibilità a un incontro che, chiesto la prima volta più di sei mesi fa, si è andato via via arricchendo di nuovi contenuti, senza tuttavia ricevere risposta.
Confapi Matera ha chiesto di incontrare l’assessore all’Ambiente per discutere di argomenti che attengono a diversi comparti, come l’estrazione di materiale fluviale, le cave, il turismo, lo smaltimento dei reflui civili.
Innanzitutto occorre affrontare le problematiche inerenti all’attività estrattiva fluviale e, più in generale, alle questioni attinenti la funzionalità degli Uffici del Dipartimento. Infatti, la situazione economico-finanziaria degli estrattori lucani risente fortemente del blocco pressoché totale delle concessioni. Di pari passo, il letto dei fiumi della Basilicata è talmente ricolmo di materiale litoide da far temere pericolose esondazioni in occasione di piogge abbondanti, con danni all’ambiente e alle attività antropiche circostanti.
Si tratta, dunque, di un argomento fondamentale sia per una parte rilevante dell’economia lucana, sia per la salvaguardia dell’ambiente. Nel merito l’Associazione intende formulare alcune proposte. Altrettanto dicasi per lo smaltimento dei reflui civili a mezzo autobotti, per cui sia Confapi che il Presidente della Provincia Matera hanno chiesto un incontro all’assessore e ad Acquedotto Lucano.
Fondamentale, inoltre, è la questione dell’erosione costiera, che si ripropone in tutta la sua drammaticità all’apertura degli stabilimenti balneari e che riguarda decine di operatori turistici.
Come si vede – sottolinea il presidente De Salvo – si tratta di temi che riguardano l’ambiente, l’economia e l’occupazione.