“L’Irlanda dimostra di “fare sul serio” sull’introduzione sulle bottiglie di vino di un’etichetta analoga a quella dei pacchetti di sigarette: “nuoce alla salute” ed ha ufficialmente notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) la normativa. Sono dunque scattati i 90 giorni entro i quali qualsiasi Paese membro dell’Omc può presentare pareri contrari.
Raccogliendo l’appello di Federvini – “ora è il momento che i partner internazionali a livello di Omc sollevino le loro preoccupazioni in merito alla proposta irlandese, che rappresenta un chiaro ostacolo al commercio internazionale” – Alvaro De Anna (Pilota Green), promotore-organizzatore di “Vini da Terre estreme” – l’undicesima edizione è in programma a Matera dal 25 al 27 marzo – rilancia il suo messaggio. “Non si può ridurre il vino a un prodotto nocivo per la salute –dice De Anna– perché dietro al mondo dell’enologia c’è una una cultura profonda, che è quella della viticoltura in Italia. Le tante pregevoli tradizioni locali, le infinite sfaccettature del territorio – aggiunge il patron di Vini da Terre estreme – si riflettono anche nella preziosa varietà del nostro patrimonio enologico e, paradossalmente, i frutti migliori sembrano a volte nascere da territori solo in apparenza improvvidi o estremi. Parliamo di chi, eroicamente, dedica al vino e alla vigna energia e cuore, sudore e determinazione. Uomini e donne che hanno negli occhi e nelle mani una forza maiuscola, una sapienza antica, un coraggio da temerari. Che hanno saputo nel corso dei secoli interpretare e domare la natura avversa tramandando tradizioni di famiglia e salvaguardando l’integrità del territorio. E’ dunque una corsa contro il tempo a cui non si sottraggono tutti quanti vogliono bene ai nostri vignaioli. Il vino è inoltre uno dei simboli del made in Italy”.
Un terzo degli Stati membri dell’Ue, a partire dall’Italia – fanno sapere da Federvini – ha chiesto alla Commissione, in una lettera comune di qualche giorno fa, di avviare discussioni approfondite con le autorità irlandesi al fine di garantire un’adeguata informazione dei consumatori, evitare barriere commerciali e mantenere l’uniformità e la fluidità del mercato unico. In questo caso, però, la Commissione non ha dimostrato alcuna volontà di agire in difesa dei Trattati UE, del mercato unico e della propria legislazione comunitaria.
“La proposta irlandese è basata su un approccio demonizzante delle bevande alcoliche, con indicazioni sanitarie che non distinguono tra consumo moderato e abuso” ha ricordato Federvini, ricordando che “non a caso questa proposta, presentata alla Commissione Europea nei mesi scorsi, ha ricevuto il parere contrario di ben 13 Stati membri: Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna”.
“Purtroppo l’immobilismo della Commissione Europea ha di fatto creato un via libera alla normativa irlandese che oggi, come ultimo ostacolo, deve superare solo le eventuali riserve dell’organizzazione che gestisce il commercio mondiale” .
De Anna fa sapere che oltre 300 etichette eroiche saranno presenti, all’Hotel Alvino 1884 a Matera, nell’evento dal 25 al 27 marzo, aperto ai professionisti del settore e a tutti gli appassionati. Il messaggio:: “” un buon bicchiere coniuga piacere e socialità””