Ex Auchan, Filt Cgil Basilicata e Cgil Potenza: “A rischio 130 lavoratori magazzino San Nicola di Melfi, Conad non mantiene impegni assunti”. Di seguito la nota integrale.
Si complica la vicenda ex Auchan per i lavoratori di San Nicola di Melfi dopo la teleconferenza al tavolo delle Attività produttive alla presenza dell’assessore Francesco Cupparo. In particolare, dopo il tavolo che si era tenuto al MISE, si era percepita la sensazione che lo stesso avesse di fatto scaricato il settore della logistica e in particolare dei lavoratori di San Nicola di Melfi, rinviando al tavolo regionale la spinosa vicenda.
La conferma è arrivata quando l’azienda ha espresso il non interesse di Conad nei confronti del magazzino di San Nicola, lasciando tutti a bocca aperta e profondamente delusi. Eppure, nelle interlocuzioni precedenti e nei 4 giorni di sciopero si era profilata la speranza e la possibilità di un consistente investimento che di fatto non è avvenuto.
Oggi paghiamo sicuramente la debolezza politica e territoriale e non possiamo certo gioire e condividere l’entusiasmo dei sottosegretari anche lucani del MISE se nel salvataggio dei lavoratori ex Auchan gli unici a rimanere con il cerino in mano sono i lavoratori della Basilicata, vittime sacrificali d un meccanismo che penalizza i più deboli.
Non è possibile che Conad prenda solo ciò che conviene della rete di vendita e lasci al proprio destino la logistica che quella stessa rete di vendita forniva e che adesso viene sostituita da un nuovo operatore logistico. Con l’avvallo della politica nazionale oggi si rischia che si chiuda un sito produttivo non per un calo di produzione, ma per uno spostamento di produzione penalizzando oltremodo un territorio già in difficoltà.
Più volte abbiamo ribadito che perdere 130 posti di lavoro in Lucania non è come in Lombardia, se pur nella sua drammaticità, sia per la proporzione di abitanti sia per il ricollocamento. Questo rischia di accelerare il processo di spopolamento di quel territorio. I tanti politici che durante il periodo di crisi sono venuti a fare le passerelle davanti al magazzino di San Nicola si impegnino ad incalzare il gruppo Margherita a proporre e trovare soluzioni cogenti perché la perdita del sito di San Nicola provocherebbe una catastrofe sociale per quel territorio con ripercussioni gravi per tutta la regione.