Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale, in una nota affronta la questione degli ex dipendenti ARBEA. Di seguito la nota integrale.
In Regione Basilicata sono arrivati anche gli ex dipendenti dell’ARBEA, che da Agenzia è diventata un Ufficio regionale. E sono arrivati anche i ‘fortunati’ che, senza fare nulla, hanno mantenuto in questi mesi la medesima posizione organizzativa complessa che avevano nell’ente soppresso, grazie all’emendamento notturno al bilancio con il quale la Giunta ha graziato le sette POC, riconoscendo loro il medesimo trattamento economico accessorio avuto nell’ARBEA.
Apprendiamo da una lettera, pubblicata dagli organi d’informazione, a firma di uno degli ex dipendenti dell’Agenzia soppressa, non appartenente alla categoria dei ‘POC raccomandati’, l’ingegnere Paolo De Nictolis, che le posizioni e le mansioni che gli esuli ARBEA ricopriranno nei nuovi uffici regionali saranno decise attraverso un colloquio con il direttore generale Marsico.
La cosa ci preoccupa, e non poco. Se, infatti, i sette ‘POC raccomandati’ sono riusciti a mantenere il medesimo trattamento economico accessorio avuto nell’ARBEA senza lavorare, in barba a tutti gli altri dipendenti, c’è da scommettere che, visto il metodo un po’ troppo arbitrario scelto per ridistribuire gli incarichi, questi fortunati continueranno a mantenere posizione e trattamento.
E la cosa, a quanto pare, preoccupa giustamente anche gli altri ex dipendenti ‘non POC raccomandati’, come l’ingegnere De Nictolis, vincitore di concorso, con eccellente curriculum che si vede scavalcare, come lui stesso scrive, “per grazia divina”dal parente di turno.
Siamo convinti che il nepotismo e il clientelismo fanno male all’amministrazione pubblica, perché non solo comportano, il più delle volte, sperpero di denaro pubblico in favore di pochi, troppo spesso incompetenti, macreano anche, nel tessuto socioeconomico della nostra Regione, delle fratture insanabili. Le richieste dell’ingegnere De Nictolis di essere accompagnato da un pubblico al colloquio con il dirigente ne sono la prova.
I raccomandati politici,infilati qua e là dai loro ‘patrones’ nei gangli della PubblicaAmministrazione, certi meccanismi di corsie preferenziali per parenti logorano la fiducia che i cittadini hanno nella politica.
Ci siamo sempre opposti a queste logiche che sono la prima causa dell’allontanamento di tanti nostri giovani capaci che non vedono riconosciuti i loro meriti nella loro Regione.
Noi non mancheremo di seguire questa vicenda, come tutte le altre, espressione di un’amministrazione regionale assai lontana da standard di legalità e correttezza che combattiamo e denunciamo ogni giorno.Nel frattempo non possiamo che auspicare un cambio di rotta e augurare all’ingegnere De Nictolis e a tutti quelli che si trovano nella medesima situazione ‘ad maiora’.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale