“Il futuro della Valbasento può essere la chimica verde ad alta tecnologia, per questo consideriamo il progetto di riconversione della ex Mythen il primo passo verso una nuova stagione di sviluppo industriale che tenga insieme lavoro e ambiente”. Fresco di rielezione a segretario generale della Femca Cisl, Francesco Carella considera il progetto avviato dalla Greenswitch di fondamentale per dare una risposta a circa 40 lavoratori e invita la politica ad essere concreta. Ieri l’altro, con i colleghi di Filctem e Uiltec, ha incontrato una delegazione di lavoratori per fare il punto della situazione insieme al segretario nazionale Luca Bianco che si è impegnato a fare da tramite con le segreterie nazionali di categoria per chiedere un incontro al ministero dello Sviluppo economico. Era presente anche il consigliere regionale Cifarelli.
“Gli impianti sono stati quasi tutti ripristinati – spiega Carella – ma adesso manca l’ultimo miglio per rimettere in moto lo stabilimento e ridare una sospirata opportunità di lavoro agli ex dipendenti della Mythen, molti dei quali nel frattempo hanno esaurito la mobilità e sono alla disperazione. Stiamo parlando di una start-up innovativa – ricorda il segretario della Femca – che ha ottenuto un finanziamento regionale di 11 milioni di euro nell’ambito dell’avviso pubblico ‘Pacchetti integrati di agevolazioni’, ma purtroppo se non è la burocrazia a complicare la vita alle imprese, ci pensano le banche che impiegano troppo tempo per erogare un prestito. La Valbasento vive un momento cruciale e l’alternativa è secca: o riesce a riposizionarsi sulle produzioni di alta qualità e innovazione tecnologica o è destinata a morire lentamente. Noi non ci arrenderemo e chiediamo alla classe politica di questa regione – conclude il segretario della Femca Cisl – di passare dagli impegni ai fatti concreti portando nelle istituzioni la voce dei lavoratori”.
il sindacato è ridotto proprio male, meglio i paritti politici-si fa per dire- che hanno un minimo di dignità anche se Cifarelli cerca di portare un ombrello….., diciamo che è andato a sentire quello che si diceva. Beh! il sindacato per la ex-mythen può andare anche all’Onu. ma occorre , per riprendere l’attività, l’autorizzazione ambientale non siamo più a 10 anni fa con autorizzazioni posticcie date e ritirate e poi date ancora dalla Provincia di Matera. La società metta soldini propri proceda alla bonifica del suolo e sottosuolo così da permettere al publico la bonifica di cui al progetto CBMT07 e presenti poi un AIA credibile che al momento non si vede ancora……….