Antonio Papaleo, Coordinatore del Movimento culturale Lavoro e sviluppo per la Basilicata, in nota nota sollecita le istituzioni competenti ad attivarsi per insediare anche nell’Università di Basilicata una facoltà di medicina. Di seguito la nota integrale.
Nei giorni scorsi la stampa locale ha pubblicato una lunga ed articolata lettera aperta al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, fatta dall’ex Consigliere Regionale e più volte Sindaco di Muro Lucano Gerardo Mariani, con la quale richiamava le tante e complesse difficoltà in cui si dibatte il popolo lucano e , per la verità, indica anche qualche soluzione perchè si possa dare concreto avvio per risalire la china.
Da persona lungamente impegnata nel sociale e tuttora attivo nell’ambito del Volontariato Sociale, ho salutato di buon grado questo “ grido d’allarme “ , facendolo mio, specie in quella parte che più mi vede oggi attivo e cioè il Comparto Salute, convinto che il primo e fondamentale impegno che una classe dirigente deve assumere deve necessariamente essere indirizzato a dare al cittadino rappresentato la certezza di poter contare su strumenti , strutture e personale che possano garantirgli un tempestivo e sicuro ricorso a curarsi ; della serie “ primum vivere”.
Salvaguardia del bene salute che sicuramente nella contingenza può essere assicurato attraverso interventi mirati a tenere in vita gli attuali presidi ospedalieri, sebbene andrebbe loro garantiro personale e strumentazioni adeguati, alquanto improbabili se solo si pensa alla carenza già esistente e di quella in prospettiva, stante la minaccia, alquanto veritiera , di un esodo di massa , specie in ragione della cosiddetta “ quota cento”, senza contare il crescente fenomeno indirizzato a “ privatizzare i profitti e pubblicizzare le perdite”,attraverso cui si sta concretamente verificando che spesso la persona non si cura o chi se lo può permettere va fuori regione.
Da queste brevi e forse anche banali riflessioni l’importanza di non continuare a cruogiolarsi in una logica attendista, ma interrogarsi sul perchè ed il per come la sola Basilicata è carente di una Facoltà di Medicina che consentirebbe a tanti giovani lucani di intraprendere in loco la carriera di medico con la matemetica certezza che molti di loro continuerebbero a svolgere la professione sul territorio di appartenenza, dando lustro e prospettiva, vuoi alla Università di Basilicata, vuoi all’Azienda Ospedaliera che ne ricaverebbe l’opportunità di avviare le specializzazioni per i neo laureati; così come fiato e spessore potrebbe ricavarne lo stesso ambito della Ricerca.
Per questo, da tempo, come Movimento Culturale Lavoro e Sviluppo per la Basilicata, di cui mi onoro far parte, stiamo sostenendo e pungoiamo le Istituzioni preposte a non distrarsi rispetto a questa essenziale evenienza, tanto da aver già avuto incontri con l’Unibas e con il Ministero della Salute, specie in direzione di un eventuale Interateneo con l’Università di Salerno, essendo questa la più prossima a Potenza e con la quale abbiamo già avuto diversi contatti; ciò che ci manca ancora è il contatto che, sebbene, richiesto, stenta a concretizzarsi proprio con il Governo o l’Assise Regionale.
Per tutto quanto, non mancheremo di insistere, semmai allertando un apposito Comitato di Pressione, come abbiamo in animo di fare e, pertanto, chiediamo a gran voce affinchè tanti altri, alla stregua di Gerardo mariani si uniscano a noi in questa battaglia di civiltà.