Il 26 e il 27 settembre le due eccellenze del Pollino saranno a Cesena al grande evento dedicato ai professionisti dell’ortofrutta
Poco più di un mese fa, era il 13 agosto, Fagioli Bianchi di Rotonda Dop, Melanzana Rossa di Rotonda Dop, Ficodindia dell’Etna Dop e Peperoncino di Diamante, siglavano a Rotonda un “patto d’acciaio” per la promozione dei prodotti agroalimentari del sud Italia in tutto lo stivale.
Oggi questo accordo, tenuto a battesimo dallo chef Andy Luotto nel corso dell’evento “Il Bianco e la Rossa”, darà i suoi primi frutti: nel corso di Macfrut, il grande evento dedicato ai professionisti dell’ortofrutta che ha aperto i battenti proprio oggi a Cesena, il Consorzio di Tutela del Ficodindia dell’Etna Dop ospiterà all’interno del proprio stand i presidenti dei due consorzi lucani.
Vincenzo Pandolfi e Luigi Franzese, saranno presenti a Cesena da domani per fornire a visitatori, esperti del settore, buyer o semplici curiosi, tutte le informazioni su questi due prodotti del parco del Pollino.
Un occasione unica di visibilità per questi due prodotti che anno dopo anno stanno muovendo i primi passi verso la commercializzazione su scala nazionale, fino ad arrivare a toccare i primi mercati ortofrutticoli europei.
I Fagioli Bianchi di Rotonda DOP sono un prodotto tipico del made in Italy particolarmente prezioso per l’organismo umano, soprattutto per gli sportivi e per chi pratica diete vegetariane. Contengono infatti un minimo del 24% fino a punte del 29% di proteine al proprio interno piazzandosi di conseguenza al primo posto tra i prodotti in grado di sopperire alla mancata assimilazione di carne.
“Famosi per l’alto valore in proteine nobili ben superiore ai fagioli cannellini e borlotti – ha dichiarato Luigi Franzese, del Consorzio di Tutela dei Fagioli Bianchi di Rotonda – i Fagioli Bianchi di Rotonda DOP hanno un’altra caratteristica distintiva: la buccia sottilissima, in termini tecnici tegumento, che determina una drastica riduzione dei tempi di ammollo prima e di cottura poi per la preparazione di ricette tipiche”.
Sui metodi di coltivazione, il presidente del Consorzio di Tutela dei Fagioli Bianchi di Rotonda DOP, ha sottolineato la manualità di tante fasi di lavorazione quali la semina, il sostegno con pali in legno di castagno della pianta di fagiolo rampicante e la raccolta dei baccelli.
Fondamentale sono le caratteristiche pedoclimatiche dell’areale di produzione della DOP Fagioli Bianchi di Rotonda. Terreni tra i 500 ed i 700 metri sul livello del mare, ricchi di acqua sorgiva, di zolfo ed azoto naturale che influisce sull’elevatissimo contenuto proteico della granella. La bassa concentrazione di calcare delle acque del Pollino, influisce poi, sulla finezza della cuticola e, quindi, sulla gradevolezza al palato.
La Melanzana Rossa di Rotonda Dop, a primo impatto, potrebbe trarre in inganno ed essere scambiata per un pomodoro a causa della sua forma e del suo colore arancio tendente al rosso vivo. “La nostra melanzana – ha dichiarato Vincenzo Pandolfi del Consorzio di Tutela della Melanzana Rossa di Rotonda Dop – si differenzia dalle altre tipologie di melanzana non solo per la forma e il colore. Il suo profumo, molto fruttato, richiama quello del Ficodindia mentre al gusto è piccante, gradevolmente amara sul finale. Inoltre è l’unica specie a non scurire dopo il taglio, grazie al basso contenuto di acido clorogenico. Bisogna infine ricordare che, grazie alla presenza di numerose sostanze nutritive, con la Melanzana Rossa vengono preparati degli speciali integratori alimentari ideali per chi pratica sport a qualsiasi livello e per chi desidera mantenersi in forma mangiando bene”.
Da anni a Macfrut ha perseguito l’internazionalizzazione sia stimolando le imprese del settore ad allargare i propri orizzonti, sia cercando di coinvolgerle in trasferte, missioni estere e incontri bilateriali, con la consapevolezza che come fiera si doveva fornire un reale contributo, cercando di portare a Cesena realtà come Cina, Usa, Africa, multinazionali, grande distribuzione.
Rispetto al 2012 nei padiglioni espositivi ci saranno più delegazioni estere (fra cui un forte aumento dei Paesi del Mediterraneo) e una crescita dell’area occupata. Va sottolineato che si avrà una maggior partecipazione di buyers e operatori della grande distribuzione, soprattutto dai Paesi del Mediterraneo.
Con Macfrut si è creato uno “strumento” internazionale con cui raggiungere un obbiettivo essenziale per l’intera filiera ortofrutticola: raccogliere la sfida e le opportunità che vengono dai cambiamenti subiti dal mercato, che è diventato globale