Gianni Rosa, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia lancia l’allarme povertà in Basilicata a seguito della chiusura di numerose attività economiche e conseguente ricorso a cassa integrazione e mobilità.
Circa 2100 famiglie lucane sono prigioniere dell’inerzia della Regione Basilicata e dei sindacati. Si tratta delle famiglie di 2100 persone che sono in mobilità, ex lavoratori di imprese che hanno chiuso i battenti dopo aver usufruito di contributi regionali e statali. Sono persone senza presente e futuro. Visto che l’assegno di mobilità percepito fino a marzo 2013 era per molti di loro, unica fonte di sostentamento. Questi cittadini lucani attendono che la Regione proceda a stanziare nuovi fondi per coprire la loro mobilità, ma evidentemente il silenzio calato sul loro disagio dimostra l’incapacità della politica di dare risposte serie e concrete. Dopo tanti slogan, tavoli, task force occupazione sembra essere calato un assordante silenzio sulla reindustrializzazione dei siti industriali che hanno chiuso bottega e dunque su queste famiglie lasciate a piedi dal fallimento della politica industriale lucana. Al momento, all’orizzonte non si vede né ricollocazione per i lavoratori mandati a casa né un’attenzione alla loro situazione economica. Sarebbe il caso quindi di puntare i riflettori della politica e delle istituzioni su quello che è un vero e proprio dramma sociale e sbloccare i fondi per gli assegni di mobilità.