Martedì 16 luglio 2013 il movimento “Fare per Fermare il declino” testimonierà pubblicamente e farà sentire la sua voce contro gli sprechi di Sato. Anche gli aderenti di FARE Basilicata parteciperanno alla prima chiamata all’azione da quando FARE si è dato organi democraticamente eletti.
Nella mattinata su tutto il territorio nazionale verrà svolta un’operazione di volantinaggio che in Basilicata si svolgerà presso l’Agenzia delle Entrate di Matera.
L’iniziativa di informazione alla popolazione, verrà realizzata anche in rete, in particolare su twitter, saranno raccolte testimonianze sia dell’operazione sia degli sprechi attraverso l’hashtag #BastaSprechiDiStato in modo che chi non è essere fisicamente nelle piazze possa collaborare con l’azione sui social, e infine verso i media verrà svolta attività di informazione sul tema degli sprechi e sull’attività del movimento nel suo complesso. Proprio perché è la prima essenziale sarà il feedback da parte di tutti, sull’interesse riscontrato da parte della popolazione, sul tema scelto per l’azione, sull’organizzazione. Non è intenzione di nessuno quella di sedersi sugli allori, né, al contrario, di farsi scoraggiare dalle prime difficoltà.
I cittadini italiani ne subiscono gli effetti finali in termini di bassi livelli di servizio e di insostenibile pressione fiscale. Ma è tempo di guardare agli sprechi di Stato come a uno dei principali problemi di questo paese. Dietro le troppe tasse e la diffusa inefficienza, sciagure nazionali che incidono in maniera profondamente negativa sulla vita delle persone, delle famiglie e delle imprese italiane, si nasconde spesso un’emorragia di risorse economiche pubbliche male impiegate, sprecate senza ritegno, buttate direttamente nella spazzatura.
Dietro a un’ambulanza che non arriva, a un’impresa o a un professionista che non vengono pagati dall’amministrazione pubblica, a un edificio scolastico che cade a pezzi, a un Canadair che non si alza a spegnere un incendio, quasi sempre c’è un utilizzo improprio di fondi pubblici. Piccoli e grandi sprechi dello Stato nelle sue varie articolazioni, dalla Presidenza della Repubblica all’ultimo dei Comuni. Anche in tempi di recessione e di patti di stabilità, lo Stato, che direttamente o tramite i suoi boiardi controlla gran parte del PIL del paese, trova il modo di utilizzare grandi risorse in modo assolutamente contrario all’interesse dei cittadini.
Alcuni casi clamorosi sono noti all’opinione pubblica: dalla gestione della crisi dell’Alitalia, agli allucinanti livelli di retribuzione dei ruoli apicali dell’amministrazione pubblica, incomparabilmente più alti dei loro omologhi stranieri. Ma c’è un continuo stillicidio di spreco sommerso, anche a livello locale. Tanto più subdolo perché ignoto a gran parte dell’opinione pubblica.
Basti pensare alla triste vicenda di “rimborsopoli” che ha portato la Basilicata alla ribalta nazionale ma che gli elettori facilmente e velocemente stanno dimenticando. Purtroppo la politica tradizionale fa affidamento sulla scarsa memoria dell’elettore lucano, per questo la giornata contro gli sprechi di Stato, non resterà un episodio isolato. Nelle prossime settimane sul sito nazionale di Fare e sui siti regionali, verrà attivata una piattaforma per segnalare puntualmente gli sprechi di risorse a livello locale e nazionale. Una diffusa attività di Citizen Watch sul territorio, per documentare dove finiscono le risorse faticosamente raccolte con il prelievo fiscale. Per queste risorse verranno poi indicati utilizzi più efficienti e utili per i cittadini. Fare non è solo protesta, ma analisi e proposta politica.
Rivotare gli stessi protagonisti dello scempio perpetrato finora, o peggio non andare a votare, equivale a versare le famose “lacrime di coccodrillo”.
Non c’è mai stato così bisogno di Fermare il declino in Basilicata.
Non c’è mai stato così bisogno di FARE.