“Alla luce del piano industriale 2018-2022 di Fca e della prossima dismissione produttiva della Punto” e “a fronte di una dichiarazione di esubero di 1.640 unità”, per lo stabilimento di Melfi è stato sottoscritto “un accordo sindacale relativo all’uso della cassa integrazione straordinaria, la cui causale è ‘contratto di solidarietà’, dal 23 luglio al 31 gennaio 2019”. Lo hanno reso noto Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Acqf specificando che “il contratto di solidarietà interesserà 5.857 lavoratori a rotazione, su una platea complessiva di 7.400”. Nello stabilimento Fca di Melfi si producono la Jeep Renegade e la 500 X. Stamani – hanno comunicato Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Acqf – si è tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale. La “possibile riduzione media dell’orario di lavoro è del 28%.
Cgil: stop alla Punto, adesso un nuovo modello
“Questa mattina una delegazione della Fiom, insieme ai delegati Fca di Melfi, ha incontrato la Direzione aziendale per discutere gli effetti sui lavoratori derivanti dalla cessazione della produzione della Punto, da cui emerge un esubero temporaneo. Per garantire l’occupazione sarà utilizzato per 6 mesi, dal 23 luglio 2018 al 31 gennaio 2019, un contratto di solidarietà”. È quanto dichiarano Michele De Palma segretario nazionale Fiom-Cgil e Roberto D’Andrea, segretario generale della Fiom-Cgil Basilicata.
“L’obiettivo della Fiom, dinnanzi alla comunicazione dell’azienda, è stata – continuano – di garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori e di ribadire che il futuro produttivo può essere assicurato solo con l’implementazione di nuove motorizzazioni “eco” sui modelli in produzione e il lancio di un nuovo modello.
La Fiom ha chiesto che siano adottati criteri oggettivi per la riduzione dell’orario di lavoro, con un’equa distribuzione fra tutti i lavoratori a parità di mansione, ed inoltre che siano garantite la rotazione e la maturazione dei ratei. La Fiom ritiene che questa fase di contrazione del lavoro debba essere utilizzata per realizzare gli investimenti e per migliorare le condizioni lavorative sulle linee.
L’accordo, che nel corso delle assemblee è stato illustrato e sottoposto ai lavoratori, prevede la verifica dell’applicazione dell’intesa con incontri periodici con i delegati della Fiom”.
“A fronte del fatto che sono cessate le produzioni della Punto e della Mito, riteniamo indispensabile – concludono i sindacalisti – l’avvio di un confronto con il Governo, visto che dopo gli annunci del primo giugno l’unica cosa certa è l’aumento del ricorso agli ammortizzatori sociali in tutti gli stabilimenti”.
Nota Ugl-Ugl Metalmeccanici
“Presso lo stabilimento di FCA Melfi si è tenuto un incontro sindacale tra la direzione aziendale e le organizzazioni dove come argomentazione è stato siglare un accordo sulla situazione della prossima dismissione produttiva della Punto”.
Lo dichiarano il segretario territoriale di Potenza, Giuseppe Palumbo e la segretaria Ugl della federazione lucana, Florence Costanzo per i quali, “ancora oggi l’Ugl ritiene che lo stabilimento lucano non sia assolutamente a rischio e l’accordo siglato oggi unitamente alle altre sigle sindacali è al fine di incentivare un nuovo progetto di rilancio a garanzia della produzione e dei livelli occupazionali, priorità fondamentali in un momento così difficile. Il futuro del sito di Melfi, compreso il comparto dell’indotto collegato allo stabilimento Fca, noi sindacato lo garantiamo. Siamo fiduciosi nella politica di rilancio di Marchionne, non abbiamo timori poiché a Melfi sono stati eseguiti investimenti sullo stabilimento per miliardi di euro collegati e proiettati alla creazione ed al relativo incremento occupazionale. Alla luce d’importanti elementi è scaturita la necessità, a fronte di una dichiarazione aziendale di esubero di 1640 unità, dove l’Ugl responsabilmente ha sottoscritto il ‘contratto di solidarietà’, che partirà dal 23 luglio e terminerà il 31 Gennaio 2019 forte della garanzia che tale esubero è solo ed esclusivamente temporaneo. Il contratto di solidarietà interesserà 5857 lavoratori a rotazione, su una platea complessiva di 7400 con una possibile riduzione media dell’orario di lavoro del 28%. Come Ugl vogliamo rimarcare che il tutto avrà massimo di una durata di 6 mesi e vedrà esclusi i lavoratori con quelle figure professionali, comunicate dalla Direzione aziendale, considerate infungibili a fronte del possibile piano di ristrutturazione e del prosieguo produttivo legato ai modelli Jeep e 500x che registrano una forte crescita del 26% della Jeep Renegade e del 7% della 500x. L’Ugl – aggiungono Palumbo e Costanzo – è sostenitrice e forte nell’affermare che non si facciano allarmismi inutili poiché ci sentiamo di poter dire che Melfi attraverso il nuovo piano industriale annunciato, l’1 Giugno dall’AD Marchionne ha un futuro industriale e che i sacrifici dei lavoratori di Melfi possono trovare una prima risposta attraverso l’affermazione del lavoro, degli investimenti e soprattutto della centralità strategica ed industriale all’interno del gruppo FCA. Siamo convinti sostenitori del piano di rilancio Fca e dove l’Amministratore ha confermato il futuro piano quinquennale del gruppo. Sicuramente saranno mesi complicati – concludono i segretari Ugl -, ma a differenza del passato, questa volta intravediamo una luce che è sinonimo di continuità produttiva e di un nuovo impulso industriale, a partire dallo sviluppo dell’ibrido e della possibile allocazione di una nuova vettura da produrre a Melfi”.
Potenza lì; 06 luglio 2018.