Fca Melfi, Usb: “Un vero e proprio inno all’ipocrisia”. Di seguito la nota integrale inviata da Usb Basilicata Lavoro Privato e USB Fca Melfi.
Come nelle peggiori televendite di terz’ordine, Fim Uilm, Fismic, Ugl e aqcf hanno diramato ieri un comunicato stampa dal titolo e dai contenuti esaltanti – “Svolta Fca Melfi”, un vero e proprio inno all’ipocrisia.
Nel comunicato rivendicano la paternità del cambiamento dei turni in fabbrica, che dal 4 gennaio 2021 passeranno dagli attuali venti a quindici (si lavorerà dal lunedì al venerdì).
Sostengono che è “un risultato da tempo richiesto dalle organizzazioni sindacali (firmatarie del CCSL) che finalmente migliorerà la qualità del rapporto lavoro/famiglia”.
Bene, se così fosse non avranno difficoltà a mostrare anche un solo stralcio di prova di queste richieste, un documento indirizzato a Fca, un volantino rivolto ai lavoratori, una sola iniziativa che mirasse alla cancellazione dei venti turni.
Li sfidiamo a provare quanto dichiarato nel comunicato di ieri, sicuri che non potranno dimostrare ciò che non hanno mai fatto.
Al contrario, ci sono decine e decine di dichiarazioni e prese di posizione pubbliche in cui si schierano a favore non solo dei venti turni ma di tutto l’impianto del CCSL.
Sono stati per un decennio i primi sostenitori della bontà del CCSL e negli ultimi cinque anni difensori della peggiore turnazione mai applicata ai lavoratori metalmeccanici.
Evitino oggi di passare dall’altra parte della barricata, ergendosi a paladini dei diritti dei lavoratori e della qualità della loro vita.
In accordo con Fca, hanno costretto per anni migliaia di donne e uomini a sacrificare se stessi e i propri familiare pur di produrre auto a ciclo continuo, con miseri salari a ritmi e carichi di lavoro durissimi, questo hanno fatto e i lavoratori lo sanno benissimo.
I lavoratori sanno benissimo chi ha lottato veramente per l’eliminazione dei venti turni, chi con lo sciopero ha aperto i cancelli della fabbrica la domenica pomeriggio perché potessero riposare e restare a casa, sanno chi veramente ha tentato di combattere questa infame turnazione.
Visto che hanno annunciato il ritorno della cassa integrazione ordinaria, ci spieghino questi venditori di materassi scadenti cosa li fa esultare, cosa è migliorato nella sostanza rispetto a pochi mesi fa, quando a causa delle contrazioni di mercato lo stabilimento di Melfi si fermava, con l’utilizzo sempre degli ammortizzatori sociali, tutti i fine settimana e anche nei giorni infrasettimanali, quando gli esuberi erano più o meno gli stessi dichiarati ora.
Nel comunicato sostengono che la cassa integrazione verrà utilizzata il tempo necessario per completare il riassetto, evitando scientemente di parlare di calo produttivo.
Ci spieghino dunque che tipo di ” riassetto ” prevede uno stop lungo più di un mese per tanti lavoratori e soprattutto quali risvolti avrà sugli attuali livelli occupazionali.
Sono rimasti solo loro a sostenere che tra Psa e Fca ci sia stata una fusione, non lo dicono più nemmeno i diretti interessati, visto che è chiaro anche ai più duri di comprendonio che Stellantis è di proprietà di Psa.
Per Usb è inaccettabile che la Fca di Melfi si appresti ad effettuare un altro stop a carico dei lavoratori, che si vedranno ridurre lo stipendio per l’ennesima volta.
I quindici turni sono certamente un passo avanti ma è fondamentale migliorare tutti gli altri aspetti della vita dei lavoratori, ad iniziare dai pesantissimi carichi e ritmi di lavoro.
Per questo i lavoratori, tutti insieme, dovranno rivendicare che la nuova turnazione garantisca la piena occupazione e condizioni salariali e lavorative migliori!