“Fca-Psa ha annunciano la composizione del Cda di Stellantis, la nuova società risultante dalla fusione dei loro rispettivi business, come previsto nel Combination Agreement del 18 dicembre 2019. L’Ugl ne prende atto che il consiglio sarà composto da 11 membri”.
E’ quanto fa sapere il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera per il quale, “come O.S. rivolgiamo gli Auguri di buon lavoro a tutta la composizione del nuovo consiglio di amministrazione di Stellantis, ai componenti che hanno background professionali differenti e portano significative prospettive ed esperienze di rilevanza per l’azienda, in linea con lo spirito dinamico e innovativo che caratterizza la creazione di questo nuovo gruppo: noi Ugl, siamo convinti che sapranno certamente valorizzare appieno i punti di forza e competenze distintive in una nuova era della mobilità, con l’obiettivo di creare valore superiore per tutti gli stakeholder. Particolarmente – prosegue Spera – non possiamo che augurare alla componente del futuro CdA di Stallantis in rappresentanza dei lavoratori, la Manager italo/inglese D.ssa Cicconi, il nostro appoggio costruttivo nelle giuste e democratiche relazioni sindacali la quale, vanta di un curriculum professionale ed esperienza business man da farla desiderare a qualsiasi costruttore automobilistico; persona in rappresentanza del nostro Paese capace di essere di grande sostegno al sistema Italia. Se pur avremmo voluto condividere il nuovo nominativo con regole certe e stabilite in precedenza affinchè la scelta poteva essere espressione unita, unitaria e comune tra i lavoratori. Ciò non è avvenuto e giustamente si è permesso all’azienda FCA nel poter decidere di fare da se nell’individuare il componente che dovrebbe, simmetricamente a quello già presente in Psa, rappresentare i lavoratori di Fiat Chrysler Automobile. L’Ugl – conclude il segretario Nazionale dei Metalmeccanici, Spera – quanto prima vorrà incontrare Fiona Cicconi, per instaurare un dialogo e capire come il nuovo gruppo intende svolgere e sviluppare fondamentalmente i piani industriali, gli investimenti, le scelte sui modelli e le piattaforme produttive che meglio possano garantire la produzione e l’intera salvaguardia del sistema occupazionale Italiano”.