La Regione e la politica regionale si preparino ad una partita decisiva per il futuro della più grande fabbrica lucana – la Fca di Melfi – che, dopo le notizie diffuse in questi giorni sull’interesse cinesea comperare la Jeep e l’intera Fca, è solo all’inizio. Occorrono pertanto una strategia intelligente, nervi saldi, sinergia e condivisione con sindacati, istituzioni e i nostri parlamentari tutti, attrezzandosi adeguatamente facendo ricorso anche a professionalità-esperti di levatura internazionale. A dichiararlo è Angelo Rosella, segretario regionale Italia dei Valori Basilicata per il quale le sirene cinesi potrebbero aprire nuovi scenari di riassetto per Fca che non riguarderebbero per forza i gruppi asiatici e potrebbero anche risvegliare disegni di riorganizzazione degli stabilimenti italiani e meridionali sulla base degli attuali modelli prodotti e quindi delle richieste dei mercati interno ed estero. Del resto – sottolinea – non aver sostituito a Melfi la linea Punto con un altro modello è uno degli elementi che deve far riflettere. Le preoccupazioni non riguardano solo i circa 1000 addetti alla linea Punto ma, come confermano i periodi programmati in questo mese di cassa integrazione per gli addetti alle altre linee, tutti i 7mila complessivi a cui aggiungere l’indotto dell’area di San Nicola. Anche se il risiko delle alleanze mondiali nel settore auto vede in gioco molti fattori internazionali, la politica regionale – continua il segretario IdV – non può fare da spettatore perché le implicazioni sull’apparato industriale e occupazionale sono troppo rilevanti e perché non dobbiamo farci trovare impreparati ad ogni evenienza.
Secondo Rosella nell’agenda per la ripresa di settembre il nuovo centro sinistra regionale deve iscrivere un’iniziativa forte con un confronto serrato con il management Fca e il Governo sfruttando l’occasione più vicina che è quella dell’inaugurazione del Campus Tecnologico di Melfi voluto dalla Regione, con soldi propri, ed ex Fiat per dare a Melfi una missione importante nella ricerca di nuovi modelli e del risparmio dei consumi. Più che giocare sulla difensiva è consigliabile pensare a come l’attuale piattaforma di Renegade e Fiat 500X dello stabilimento lucano possa essere utilizzato per modelli nuovi ed innovativi di sicuro successo sui mercatianche asiatici. In proposito va accolta proposta sindacale di istituire un Osservatorio regionale dell’automotive con la presenza di Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confapi, ecc., oltre che Regione, da affidare ad un esperto internazionale.
Ago 17