Si è tenuto nella giornata odierna l’incontro, richiesto da Uilm e Fismic, con la direzione aziendale di FDM srl, per fare un punto sulla situazione attuale, necessario per analizzare tutte le opportunità, anche in funzione alle gare d’appalto che si stanno effettuando, in merito all’acquisizione di future commesse utili e necessarie per il mantenimento occupazionale di tutta la forza lavoro.
La direzione aziendale, pur non nascondendo le perplessità riguardanti il difficile momento che l’area industriale di Melfi sta attraversando, ha comunicato la volontà di voler rimanere sul nostro territorio, precisando, di aver anche partecipato ad oltre 30 gare d’appalto per l’acquisizione di nuove commesse, senza però ad oggi aver avuto ancora riscontro in merito.
L’azienda ha comunicato alle OO.SS che, seppur rimanendo fiduciosa sull’acquisizione di nuove lavorazioni, queste non avverranno a breve termine e che, non appena ci saranno risvolti importanti in merito all’acquisizione delle stesse, procederà celermente alla comunicazione alle parti sociali per porre fine al clima teso di incertezza che da tempo ormai permane.
Le organizzazioni sindacali hanno precisato che non dovranno più esserci insorcing da parte di nessuno, salvo prima la certezza ufficiale di nuove commesse, per i lavoratori della FDM, necessarie per il mantenimento di tutta la forza lavoro oggi insediata nello stesso. Riteniamo, inoltre, che l’annuncio delle 5 vetture dovrà servire a tranquillizzare tutto il tessuto manifatturiero dell’Automotive di Melfi e quindi non solo i lavoratori insediati in Stellantis.
Anche per questo riteniamo importante l’incontro che si terrà il 16 novembre 2023 in sede regionale, alla presenza del presidente Vito Bardi, voluto energicamente dalle scriventi Organizzazioni, per tracciare un percorso a tutela di tutta l’area industriale di Melfi, che non deve lasciar indietro alcun lavoratore. In un momento tanto complesso come quello odierno, è necessario trovare soluzioni a tutela anche di tutto l’indotto dell’Area di Melfi, compreso il comparto logistico, che al momento risulta quello più colpito.