“Per la prima volta – comunica l’Assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – destiniamo 1 milione di euro del Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) 2014/2020 alle strategie di Sviluppo Locale per i territori costieri della Regione Basilicata al fine di implementare le politiche a loro favore e del comparto pesca più ampiamente inteso e promuovere una maggiore qualità della progettazione locale attivando la partecipazione delle comunità ai processi di sviluppo.
La Basilicata è l’unica regione del Sud con circa 2,8 Meuro complessivi di quota UE, (cifra comunque esigua data l’assenza totale di flotte navali, di operatori coinvolti e di un volume molto basso di Pil generato) ad aver ottenuto quasi gli stessi fondi destinati al comparto pesca della vecchia programmazione. Le altre regioni del mezzogiorno hanno invece visto una riduzione sino al 25% a causa dell’eliminazione del criterio, da parte dell’UE, che garantiva una riserva finanziaria alle regioni rientranti nell’obiettivo convergenza.”
La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore Luca Braia, ha preso atto dell’accordo sottoscritto da tutte le Regioni per la realizzazione degli interventi cofinanziati dal fondo FEAMP ed approvato l’avviso pubblico per l’assegnazione di un contributo economico di 20mila euro da destinare al sostegno preparatorio della redazione delle Strategie di Sviluppo Locale per la costituzione dei FLAG (Fisheries Local Action Group), gruppi pubblico/privati locali per lo sviluppo delle zone di pesca (equivalenti ai GAL dell’Azione LEADER del PSR) che dovranno mettere in campo un progetto strategico con interventi mirati attraverso cui l’economia ittica della Regione Basilicata, seppur esigua per chilometri di costa, sarà resa più competitiva ed efficiente anche in una relazione più stretta da mettere in campo con le attività turistiche presenti in queste aree.
“Nel 2015 abbiamo chiuso il Programma Operativo del Fondo Europeo per la Pesca (Fep) 2007/2013 – prosegue l’Assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – passando in pochi mesi dal 50% al 100% della spesa rendicontabile per gli investimenti a favore dei Comuni costieri ed oggi avviamo la programmazione del FEAMP 2014-2020 con l’avviso pubblico per le candidature delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo che dovranno manifestare la capacità di coinvolgimento e partecipazione attiva di partenariati locali pubblico-privati e di programmare interventi dal basso, in maniera integrata e multisettoriale, mettendo in rete gli attori che rappresentano gli interessi della pesca e dell’acquacoltura e del settore della trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico.
I territori interessati a candidare le strategie di sviluppo locale dovranno ricadere necessariamente in parte sulla costa ma possono altresì, in una logica inclusiva, svilupparsi anche con aree più interne, laddove insistono per esempio invasi naturali e/o artificiali, comprendendo anche attività legate all’acquacoltura ed al turismo-ittico.
Non dovendo essere necessariamente contigui geograficamente, si potrebbe ipotizzare anche la costituzione di un unico FLAG non contiguo che inglobi tutte le aree costiere della Basilicata. Ai soggetti proponenti quindi il compito di affrontare la sfida progettuale nei luoghi in cui il turismo è anche naturalmente collegato ai prodotti ittici.
Come per il bando relativo alla Misura 19 del PSR 2014-2020 – conclude l’Assessore Luca Braia – proviamo anche per le aree costiere a cambiare l’approccio alle strategie di sviluppo sostenendo la capacità e la volontà di aggregarsi e organizzarsi. Fare sistema, in questo tempo complesso, per provare a costruire un modello di governo dei territori che possa realmente rappresentare un valore aggiunto per tutti è la chiave di volta per lo sviluppo economico della nostra regione.”
Entro 20 giorni dalla pubblicazione sul BUR avvenuta ieri 16 Agosto, i soggetti richiedenti potranno presentare una manifestazione di interesse. Il riconoscimento delle spese sarà assegnato esclusivamente alle strategie ritenute ammissibili dal Comitato di selezione. L’iter complessivo della selezione terminerà il 10 ottobre 2016, termine entro il quale andranno presentate le Strategie di Sviluppo Locale che dovranno concentrarsi su un massimo di tre ambiti di intervento e perseguire almeno uno degli obiettivi tra quelli previsti dal bando.
Il bando con tutta la documentazione per la partecipazione sarà pubblicato sui prossimi numeri del BUR della Regione Basilicata.
Entro 20 giorni dalla pubblicazione sul BUR i soggetti richiedenti potranno presentare una manifestazione di interesse. Il riconoscimento delle spese sarà assegnato esclusivamente alle strategie ritenute ammissibili dal Comitato di selezione. L’iter complessivo della selezione terminerà il 10 ottobre 2016, termine entro il quale andranno presentate le Strategie di Sviluppo Locale che dovranno concentrarsi su un massimo di tre ambiti di intervento e perseguire almeno uno degli obiettivi tra quelli previsti dal bando.
CASTELLUCCIO: CON BANDO MISURA 19 (PSR) UN PRIMO PASSO VERSO “FILIERA PESCA”
Con il bando relativo alla Misura 19 del PSR 2014-2020, anticipato dall’assessore Braia, si compie un primo passo verso il riconoscimento che nel Metapontino ci sono pescatori professionisti e che la pesca, al pari di agricoltura, artigianato, turismo ed industria, è un settore produttivo con un potenziale ancora inespresso. E’ il commento del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi).
Non sottovalutiamo i punti di debolezza attuale della “filiera pesca” che – aggiunge – nella nostra regione ha numeri molto ridotti: circa 120 tonnellate l’anno di pescato (in grande maggioranza “pesce azzurro”, spigole, polipi, seppie e crostacei) che finisce nei mercati ittici delle regioni vicine per l’assenza di un mercato regionale (sempre più necessario); 18 natanti (tutte piccole imbarcazioni che sono in attività nelle acque antistanti le coste lucane nei Golfi di Policastro e Taranto); una cinquantina di unità impiegate; circa 8 milioni di euro di fatturato l’anno. Ma con la realizzazione lungo la costa del Metapontino di approdi-punti di sbarco a Pisticci, Policoro, Nova Siri e Rotondella– afferma ancora Castelluccio – si può avviare una inversione di tendenza. C’è poi una positiva novità nel bando per estendere gli aiuti alle aree più interne, dove sono localizzati invasi naturali e/o artificiali, comprendendo anche attività legate all’acquacoltura ed al turismo-ittico.
E’ dunque da incoraggiare lo sforzo a favorire la concertazione con i pescatori e i Comuni del Metapontino che rilanciare l’attività della pesca . Contestualmente si deve pensare ad infrastrutturare meglio la costa metapontina per il turismo nautico. Per garantire una pesca sostenibile nonché diversificare le attività economiche nelle zone vocate, tra le quali principalmente la costa metapontina, sostenendo il potenziamento connesso all’evoluzione del settore promuovendo il protagonismo e l’associazionismo dei pescatori, vanno sostenuti i progetti dell’Associazione dei Pescatori del Metapontino, dedicata a tutti coloro che sulla costa jonica lucana fanno di quest’attività una professione avendo regolare licenza o risultando comunque iscritti nel registro pescatori della Capitaneria. Obiettivo dell’Apm è quello di promuovere i prodotti ittici lucani, valorizzare il lavoro dei piccoli pescatori del posto e le caratteristiche del territorio che ha un rapporto antico con il mare.
Per Castelluccio, altre priorità sono da affrontare: la tutela del patrimonio ittico, specie dall’inquinamento e degrado costiero; il contrasto della pesca a strascico; l’adeguamento della flotta da pesca comunitaria; per l’acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, oltre che per piccoli porti da pesca, sviluppo di nuovi mercati e campagne pubblicitarie, Progetti Pilota.
E poi c’è il legame con la promozione dell’agroalimentare lucano. Qualche anno fa Il tema ufficiale del Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, a Metaponto (il 27esimo), è stato incentrato sulla pesca e sul come incentivare il consumo delle specie considerate, erroneamente, di minor pregio. Con l’aiuto degli esperti della filiera ittica (Federpesca Osservatorio Nazionale sulla Pesca, FEP), si è dimostrato che il cosiddetto “pesce povero dei nostri mari” è una grande risorsa a tavola.