Federconsumatori Basilicata su dati Istat: spesa consumi cresce più del reddito nel terzo trimestre, giù i risparmi. Di seguito la nota integrale.
Nel terzo trimestre 2020 il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato del 6,3% rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi è cresciuta del 12,1%. Questo dice l’Istat sottolineando che, di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari al 14,6%, in diminuzione di 4,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma in crescita di 6,5 punti rispetto al terzo trimestre del 2019.
La pandemia dinanzi alla perdita improvvisa dei posti di lavoro, lockdown e chiusure varie, ha cambiato il modo di pensare alle proprie finanze e ai soldi in generale. Alcuni cambiamenti – come il passaggio al lavoro a distanza, l’aumento degli acquisti online e il ricorso al food delivery– stanno diventando abitudini radicate da considerare nei budget delle famiglie. E l’inizio del 2021 è un momento opportuno per ripensare il proprio bilancio e come dovrebbe evolvere man mano che la pandemia (si spera) cali con l’aumento della distribuzione dei vaccini.
Quindi nella creazione di un nuovo budget, è bene contabilizzare tutte le spese essenziali. Per la maggior parte delle famiglie, questo include i pagamenti di affitto o mutui, assicurazioni, generi alimentari, utenze, trasporti, fondi di previdenza, rate di prestiti e spese per i figli.
Alcune voci di bilancio spesso vengono trascurate come ad esempio i costi dei generi alimentari di prima necessità. Con la pandemia e le scuole chiuse, è nata poi l’esigenza di trovare qualcuno a cui affidare i propri figli durante il lavoro. Fuori gioco i nonni, considerati le persone più fragili durante la pandemia, molte famiglie hanno fatto ricorso alle baby sitter e altri servizi per l’infanzia che ovviamente hanno un costo, anche questo da inserire per forza di cose nel bilancio che stiamo costruendo per il 2021.
Su tutto però c’è una voce da non dimenticare: il risparmio, che dovrebbe rimanere una priorità delle famiglie dopo la crisi. Anche a piccoli passi è bene non dimenticare mai di mettere da parte qualcosa per i “giorni di pioggia” che inevitabilmente prima o poi arriveranno. Il consiglio degli esperti è in tal caso quello di valutare il carico di debito pendente e capire se si può riformulare e negoziare con la propria banca magari pagando meno interessi risparmiando così qualcosa.