“Il buon andamento di presenze turistiche in questa stagione estiva, anche se in maniera difforme sul territorio con le località di mare e di turismo culturale che ne hanno beneficiato maggiormente a differenza delle aree interne, non deve far sottovalutare le problematiche esistenti. E i risultati dell’indagine ISTAT sul fatturato dei servizi confermano che il cammino da percorrere per riportare in equilibrio i conti delle imprese turistico ricettive è ancora lungo. L’Istituto nazionale di statistica ha rilevato – nel corso del primo semestre 2021 – un calo del fatturato dei servizi ricettivi dell’8,3% rispetto al primo semestre del 2020, che a sua volta aveva perso il 65,1% rispetto al primo semestre 2019”. E’ quanto si legge in una nota di Federalberghi-Confcommercio a firma del presidente Michele Tropiano che aggiunge: “il dato Istat è difforme a livello di territori e comunque in linea con l’andamento delle presenze turistiche rilevato dall’osservatorio Federalberghi, che nel corso del medesimo periodo ha subito un calo del 67,3%, con la perdita di oltre 115 milioni di pernottamenti rispetto al 2019. Considerando che in un anno normale le presenze turistiche registrate da gennaio a giugno valgono circa il 40% del movimento complessivo, significa che è andato in fumo oltre il 25% del fatturato annuo. L’andamento positivo registrato a luglio e ad agosto da alcune componenti del mercato aiuta a guardare con fiducia al futuro, ma sarebbe un grave errore pensare che tutti i problemi sono risolti. A soffrire di più sono le aziende e i territori che lavorano in prevalenza con i turisti stranieri e il turismo d’affari.
Non mancano i segnali di incoraggiamento, come la ripartenza delle grandi fiere, con Cibus e il Salone del mobile che proprio in questi giorni inaugurano la stagione, e l’ordinanza del 28 agosto che riapre le porte in sicurezza ai turisti vaccinati provenienti dal Regno Unito e dagli altri Stati appartenenti al gruppo D.
Ma, per poter agganciare una vera ripartenza, occorre continuare a supportare le imprese, con interventi volti a attenuare l’impatto dei costi di gestione degli immobili (in primis affitti, IMU, TARI, utenze) e attivando presto le risorse già stanziate per la riqualificazione delle strutture ricettive.
Inoltre – afferma Tropiano – l’attività di promozione svolta quest’estate con il Programma “Parti Basilicata”, voluto e sostenuto dall’assessore Cupparo, deve continuare con tutte le attività e le misure previste mettendo rapidamente a bando il fondo di 2 milioni di euro, su 4,5 milioni complessivi, riservati alle imprese. In quest’ambito puntiamo al rilancio dei progetti che riguardano le aree interne, i borghi, il turismo ambientale, i percorsi enogastronomici che in qualche modo possano riprendere la stagione delle sagre dei prodotti alimentari tipici e di qualità, in passato grandi attrattori di turisti. Come insegna l’apertura di un nuovo attrattore, il ponte di Castelsaraceno, bisogna investire in eventi e progetti in particolare nei due Parchi nazionali (Appennino Lucano e Pollino) con azioni mirate a far arrivate turisti per l’autunno e le festività natalizie”.