I gioielli tornano a brillare sugli abiti eleganti. La ripresa delle cerimonie e degli eventi di festa personale e di famiglia, oltre che dei matrimoni, è la molla che ha spinto soprattutto le donne a tornare dalla gioielleria di fiducia. Secondo Federpreziosi-Confcommercio è in atto una ripresa “più che soddisfacente”. “Aspettative e previsioni appaiono del tutto rispettati sulla scia delle indicazioni di primi positivi segnali di ripresa che già facevano presagire un aumento del 15-20% rispetto alla primavera-estate dello scorso anno. “Una conferma, dunque, che il comparto della gioielleria e oreficeria al dettaglio sta facendo registrare finalmente una rilevante crescita consentendo non solo il recupero delle pesanti perdite subite negli anni della pandemia l 2020 , ma anche una crescita rispetto alla pre-pandemia (2019)”, commentano da Federpreziosi Confcommercio.
Le oltre 14.600 gioiellerie e negozi di preziosi che operano in Italia (circa 250 in Basilicata) – evidenzia Federpreziosi – danno lavoro a quasi 37.000 addetti, rappresentano il 4,2% dei ricavi della distribuzione al dettaglio ed il 3,7% del valore aggiunto. In sette anni tuttavia, dal 2012 ad oggi, il comparto ha perso quasi 1.000 imprese e oltre 3.000 addetti.
A livello nazionale le aziende del settore orafo superano le 7.100 unità (-1,2% sul 2020), mentre gli occupati risultano circa 30.600, in recupero sul 2020 (+0,6%), ma ancora in lieve calo rispetto al 2019. Nel 2020 l’industria del gioiello italiana ha registrato un fatturato di 5,69 miliardi di euro, con export all’88,2% per un totale di 5 miliardi e un saldo commerciale di 3,8 miliardi.
“All’indomani di un periodo di estrema difficoltà causata dell’emergenza Covid-19 e nel pieno di un periodo ancora più tragico per il conflitto bellico in corso- commenta Federpreziosi-Confcommercio Potenza – è difficile ipotizzare con chiarezza come continuare le nostre attività. L’emergenza ha assunto un carattere di continuità: nulla appare certo e programmabile, tutto è in uno stato di accelerato cambiamento che obbliga governi, aziende, consumatori, a modificare da un giorno all’altro le soluzioni identificate, le strategie definite, i comportamenti. Si rafforza la tendenza a rivolgersi al punto di vendita fisico rispetto a quello dei siti web Il negozio di fiducia continua a tenere le posizioni non solo per la gioielleria ma anche per oreficeria e orologeria. E’ soprattutto il rapporto di fiducia costruito con i clienti negli anni. Va detto che moltissime aziende hanno fatto tesoro dell’esperienza delle mutate tendenze del mercato e delle modalità di acquisto e hanno saputo attivare nuove soluzioni di comunicazione e di vendita integrandole con quelle tradizionali comprendendo che la convivenza di diversi sistemi non solo è possibile ma producente e in grado di generare nuovo business”. “Anche la nostra categoria – aggiunge Federpreziosi – contribuisce a sostenere la campagna “Il negozio di vicinato è la tua famiglia, tienilo in vita” promossa da Confcommercio su tutto il territorio regionale.