Il 22 e 23 settembre del 1951 a Potenza i lavoratori edili della Uil si sono dati appuntamento per il primo congresso nazionale (allora Fenea, diventata poi Feneal). Dopo 70 anni i nuovi dirigenti in continuità con quell’impegno sono tornati a Potenza per festeggiare l’evento storico. Ieri la posa della targa commemorativa presso l’Unione Regionale Basilicata in via Napoli, alla presenza del Segretario Generale Vito Panzarella e del Segretario Uil Pierpaolo Bombardieri. Oggi il Consiglio nazionale nella sala conferenze del Park Hotel, presente l’intera segreteria confederale nazionale, i segretari generali della Feneal Basilicata e della Uil Basilicata Domenico Paolicelli e Vincenzo Tortorelli, ospiti istituzionali tra cui il Sindaco di Potenza Mario Guarente e il Presidente della Basilicata Vito Bardi.
Panzarella ha aperto i lavori con la sua relazione introduttiva in cui ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno portato alla costruzione del sindacato che oggi rappresenta 159.200 lavoratrici e lavoratori. “Dedichiamo questa importante ricorrenza a tutte le vittime sul lavoro – ha dichiarato il segretario ricordando come questa battaglia purtroppo ancora non è vinta e come non passi giorno senza che la conta delle vittime debba essere aggiornata – le norme ci sono e vanno applicate e nuovi strumenti come il Durc di congruità possono davvero fare la differenza.”
“A settant’anni da quei giorni – ha aggiunto Panzarella – fa una certa impressione constatare che per i lavoratori del settore costruzioni i temi caldi non siano tanto cambiati e, per molti versi, coincidano con gli obiettivi che oggi indirizzano le nostre rivendicazioni. La missione della FENEALUIL per il futuro è quella di essere un sindacato di categoria moderno e sincronizzato sulle reali e attuali esigenze del lavoratore, per contribuire al miglioramento della sua qualità di vita, non solo in termini di condizioni economiche, ma anche di dignità e sicurezza. Molte sfide non possono più essere eluse o rinviate e riguardano il necessario ammodernamento del patrimonio immobiliare e infrastrutturale del nostro Paese, in un’ottica di sostenibilità ambientale, così come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e da sempre rivendicato dalla FENEAL e dalla stessa UIL. Per fare questo occorre una lungimirante politica industriale all’interno di una visione complessiva di crescita del Paese che permetta di sfruttare a pieno la collocazione strategica dell’Italia al centro del Mediterraneo e la riattivazione di un programma di piccole e medie opere, funzionali allo sviluppo e alla difesa del territorio contro il dissesto idrogeologico e al recupero delle periferie. Il ruolo del sindacato diviene quanto mai centrale e necessario in questa fase – ha continuato – nella misura in cui riuscirà ad interpretare, leggere e tradurre i cambiamenti in tutele e nuovi diritti, dando centralità ai lavoratori che dovranno essere i veri protagonisti. Il sindacato delle costruzioni non deve più esprimere il proprio ruolo prevalentemente in coda alla filiera ma occorre conquistare un ruolo a monte, nella fase di orientamento e di progettazione”.
“La Uil di Basilicata – ha detto il segretario regionale Vincenzo Tortorelli – ha scritto questo evento in cima all’agenda di lavoro che ci attende in quest’autunno con la volontà di ricordare il 70ennale della FENEAL per proiettarlo al presente e al futuro della nostra missione: non sprecare nemmeno un euro del PNRR in quelle che noi abbiamo indicato come “AREE DI TRASFORMAZIONE” (dalle politiche industriali alle infrastrutture, alla mobilità, la svolta ecologica, l’innovazione, politiche del lavoro, della formazione, inclusione socio-sanitaria) in grado di generare nuova occupazione all’altezza della nuova situazione determinata dalla pandemia. L’idea forte è di generare un nuovo ciclo di pianificazione, partecipata da territori e sociale, per inanellare le diverse e cospicue leve finanziare del Pnrr e dei fondi europei, con interventi coerenti e cumulativi secondo i bisogni delle comunità locali, a partire dalle infrastrutture e dai servizi, coniugati alla valorizzazione dei beni comuni nel contesto globale.
Certamente il comparto delle costruzioni è strategico per raggiungere questi obiettivi. Nel 1951 – ricordava Panzarella che ha recuperato i documenti storici del primo congresso – molti delegati hanno scritto per comunicare di non essere in condizione di arrivare a Potenza per mancanza di soldi. Dopo 70 anni l’handicap è diventata la difficoltà ad arrivare in Basilicata dal Nord, dal Centro e dalle isole, perché come i nostri dirigenti hanno testato direttamente la Basilicata non ha aeroporto, è collegata solo da una coppia di treni Frecciarossa da Roma, ha strade fortemente inadeguate.
E’ stato il Presidente della Regione Vito Bardi a riprendere il richiamo al Pnrr. “Ci siamo battuti come Governatori del Sud – ha detto – perché il Piano riservasse una quota significativa di risorse proprio con l’obiettivo di colmare il divario Nord-Sud specie per le infrastrutture ed abbiamo candidato progetti specifici per la Basilicata. E’ un’opportunità che vogliamo cogliere”. Bardi ha anche ribadito la volontà di riprendere il confronto con i sindacati e le parti imprenditoriali dai quali accogliere proposte.
Anche il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri ha insistito: “Bisogna usare le risorse del Pnrr così come è stato previsto dalla sottoscrizione del piano con quello che viene chiamato dialogo sociale. Con Draghi abbiamo parlato come ‘sarà messo a terra’ e come sarà concordato con le parti sociali. Noi abbiamo bisogno che ci sia un processo di condivisione perche’, andando in giro, sentiamo tanti presidenti delle Regioni e sindaci che sperano di prendere tanti soldi con i progetti, ma occorre poi che la realizzazione di questi piani diventi reale”. Bombardieri ha parlato anche di Stellantis: “il Gruppo deve chiarire, rispetto al piano industriale, quali saranno le scelte del futuro”. Al momento le prospettive sono buone ma abbiamo bisogno di consolidare la crescita del gruppo e garantire ai lavoratori di questo territorio continuita’ lavorativa che adesso non c’e’. Abbiamo chiesto un tavolo al Mise sull’automotive alla presenza del Ministro Giorgetti”.
Nel corso dell’evento si è discusso di come la FENEALUIL ha saputo leggere e affrontare i profondi cambiamenti economici, sociali e politici che hanno attraversato il nostro Paese in questi 70 anni. Presentate due pubblicazioni: la prima sulle 17 stagioni congressuali che hanno plasmato la FENEAL che oggi conosciamo, analizzata nel contesto storico di riferimento; la seconda, uno studio dal titolo “70 ANNI DI SISTEMA DELLE COSTRUZIONI. Analisi ed evoluzione del settore nel contesto economico e sociale. Prospettive ed opportunità” a cura del Sociologo Mario Abis e Economista Angela Airoldi. Allestita una mostra documentale e fotografica sui materiali del I congresso della categoria.