Il luogo comune che il muratore è un mestiere per cittadini extracomunitari e “non certo per giovani” va superato una volta per tutte. In questo senso, la stipula del protocollo d’intesa tra Formedil (Ente nazionale per la formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia) e IATT (Italian Association for Trenchless Technology) rappresenta un importante strumento per giovani, lavoratori, disoccupati e inoccupati di poter intraprendere un percorso di qualificazione professionale che possa, in qualche modo, agevolare l’accesso al mercato del lavoro.
Il protocollo prevede la formazione nell’ambito della “Abilitazione al patentino per operatori di macchine complesse relative alle tecnologie di basso impatto ambientale” (o tecnologie trenchless anche note come no-dig).
L’intesa raggiunta dell’ente di formazione delle maestranze edili non solo si pone l’obiettivo di preparare i lavoratori all’uso di mezzi tecnologicamente avanzati ma di affrontare al meglio le trasformazioni in atto nei sistemi delle costruzioni, orientate sempre più ad una maggiore sostenibilità.
Il programma formativo, già recepito e in fase di organizzazione nella scuola edile della provincia di Potenza, verterà principalmente sull’aggiornamento delle competenze degli operatori del comparto macchine, specificatamente in materia manutenzione sicurezza.
Attori fondamentali, in questo nuovo percorso, saranno le scuole edili, appunto, che aiuteranno i lavoratori esperti a riqualificarsi nella loro mansione, poiché l’uso macchine complesse particolarmente sofisticate rende difficoltoso per i lavoratori con bassa preparazione professionale operare in modo adeguato. Dall’altro, si potranno formare nuovi operatori, oltre a soddisfare le esigenze delle aziende.
Iatt, ma ancor più Formedil individuano in questa nuova collaborazione, sì la concreta possibilità di rendere maggiormente competitive le imprese del settore, ma ancor più poter garantire che gli operatori delle macchine delle tecnologie no dig abbiano la giusta professionalità e competenza per far si che nei cantieri ci sia professionalità, qualità e maggiore sicurezza .
Il futuro, per quanto incerto, ci pone dinanzi a sfide che non possiamo permetterci di perdere, e la formazione è una di questa. In quanto organizzazione sindacale di categoria e parte costituente dell’ente di formazione del comparto edile, da sempre sosteniamo che, in un settore così complesso e variegato, non ci si può più improvvisare lavoratori edili, sono i tempi che non ce lo permettono.
Mai come in questo periodo il comparto dell’edilizia, seppur provato da una crisi stringente, si trova ad essere fortemente stimolato sia dalla necessità di ricollocazione degli addetti sia dagli stimoli che vengono dalla società civile e dall’Europa: efficendamento energetico, green building, manutenzione del territorio, oltre agli obiettivi fissati al 2020 quando, complessivamente, tutta la filiera dell’edilizia dovrà essere sostenibile da un punto di vista ambientale, ce lo ricordano.
Da qui nasce la necessità di far arrivare i nostri lavoratori e potenziali nuovi addetti preparati e immediatamente disponibili alla ricollocazione.
Per questo, in quanto organizzazione sindacale riteniamo che aprire le porte a quanti hanno voglia e necessità di “Imparare un mestiere” è fondamentale, per far sì che i nostri enti bilaterali costituiscano un punto di riferimento qualificato e qualificante per quel che riguarda la sicurezza e della formazione e che, soprattutto costituiscano il punto di ri-partenza per ridare vigore a quel capitale umano e professionale ad un settore che piano piano stiamo perdendo, e non possiamo permettercelo.