“A pochi giorni dall’avvio dei lavori di realizzazione del Centro Olio nel sito Total-Shell “Tempa Rossa” il raggruppamento temporaneo di imprese Aleandri spa (mandataria) e impresa Bacchi srl (mandante), che si è aggiudicata l’appalto delle opere edilizie, non ha inteso ancora incontrare i sindacati, le strutture che si occupano della formazione degli edili, i Centri per l’Impiego della Basilicata per illustrare il programma delle assunzioni e quindi le modalità. Analogo atteggiamento ha assunto l’Eni dopo aver ricevuto, il 16 ottobre scorso, il via libera dal Comune di Viggiano per la cosiddetta quinta linea del Centro Olio di Viggiano e che ha affidato da tempo l’appalto dei lavori”. E’ quanto afferma il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma sottolineando che “è necessario che si accresca il livello di pressing istituzionale, politico e sindacale nei confronti dei soggetti imprenditoriali che devono assumere complessivamente alcune migliaia di operai edili e lavoratori specializzati con contratti differenziati a tempo determinato e indeterminato. Intanto, siamo di nuovo di fronte all’esclusione dell’imprenditoria lucana che dispone di manodopera locale assunta stabilmente e dovrà accontentarsi di qualche subappalto. Le promesse del Ministro allo Sviluppo Economico Passera sulle “grandi opportunità” di lavoro per l’attività petrolifera diretta ed indotta, sino a 2.500 posti di lavoro complessivi nel Paese – continua Palma – sono attese alla prova dei fatti perché oltre alla Regione che, sono certo farà sentire la sua voce, il Governo non può stare a guardare che magari le imprese appaltatrici utilizzino, come è già accaduto per la quarta linea del Centro Olio di Viggiano, manodopera esterna alla regione e persino extracomunitaria. L’incidenza di manodopera locale diretta e nell’indotto delle attività petrolifere in Val d’Agri, secondo dati di fonte Eni, rappresenta infatti meno della metà della forza lavoro complessiva (140 dei 289 occupati diretti, e il 48,60 per cento dei 2.101 occupati indiretti, di cui 32,51 per cento residenti in Val d’Agri e 16,9 per cento residenti invece negli altri comuni lucani). Lo abbiamo denunciato in più occasioni: in Basilicata nel giro di un anno sono andati persi 6 mila posti di lavoro nel comparto delle costruzioni e pertanto non possiamo tollerare che i cantieri nei pressi del pozzo Gorgoglione 2 per le operazioni di sbancamento e predisposizione delle aree e delle annesse infrastrutture non prevedano manodopera lucana. Per, poi, passare alla realizzazione in sé del Centro Olio della valle del Sauro che permetterà – a lavori conclusi – alla messa in produzione di 50 mila barili di petrolio al giorno. Gli edili lucani – conclude il segretario Feneal – hanno maturato competenze e professionalità in grado di rispondere alle esigenze imprenditoriali”.
Nov 03
Related Posts
- Csail-indignati: non accettiamo lezioni da Giannino e non ci fidiamo più dei parlamentari PDL18 Febbraio 2013
- Fiammata Centro Oli Viggiano, Regione chiede chiarezza1 Ottobre 2012
- Regione chiede ad Eni risposte immediate su suoli circostanti Centro Olio22 Febbraio 2012
- Petrolio, risorsa e opportunità per imprese23 Dicembre 2011