Fernando Mega è il nuovo segretario generale della Cgil Basilicata. Attualmente segretario generale della Camera del Lavoro della Cgil di Matera, già alla guida della Fillea Cgil regionale e provinciale, Mega è stato eletto oggi al termine del tredicesimo congresso regionale della Cgil Basilicata, alla presenza del segretario nazionale Gino Giove. Fernando Mega, 55 anni, originario della Campania ma residente a Matera, succede ad Angelo Summa, al capo della Cgil lucana per otto anni. Eletta anche la segreteria composta da Giuliana Scarano, Michela Carmentano, Anna Russelli, Vincenzo Esposito e Enzo Iacovino.
Nel futuro della Cgil Basilicata, nel solco della strada tracciata, la lotta alla precarietà, il rilancio dell’automotive e dell’area industriale di Melfi, la transizione energetica come volano di sviluppo per la Basilicata nell’ottica dell’innovazione, della ricerca e della salvaguardia dei livelli occupazionali; la tutela del diritto alla salute, del welfare e della sanità pubblica lucana; le infrastrutture, a partire dalle Zes e dalle opere incompiute. Centrali la sicurezza sui luoghi di lavoro, la lotta al caporalato, il ruolo dell’università, il turismo e la cultura per creare nuova e buona occupazione, riprendendo e perfezionando il modello di Matera capitale europea della cultura.
“In Basilicata dobbiamo smetterla con il racconto – ha detto Mega annunciando le linee programmatiche della Cgil Basilicata – Abbiamo migliaia di giovani che vanno fuori regione, una migrazione sanitaria senza precedenti e quando non c’è il diritto allo studio e di conseguenza il diritto al lavoro, non c’è il diritto alla salute, manca il diritto di cittadinanza. Questa è una regione in grave difficoltà, che deve smetterla con il racconto di se stessa e affrontare i problemi veri per quelli che sono. La transizione energetica – ha aggiunto – è una delle sfide, ma non deve esaurirsi con il bonus gas apostrofato dal presidente della Regione Basilicata come un’attrazione per i giovani per rientrare, se così fosse noi offenderemmo i nostri giovani”.
Rispetto alle grandi vertenze aperte sul territorio, Mega ha rinnovato l’impegno della Cgil per lo stabilimento Stellantis di Melfi: “Si sta smantellando pezzo dopo pezzo uno dei presidi produttivi più importanti del sud Italia – ha precisato – Certamente ci sono delle concause, una transizione epocale di produzione vero l’elettrico che comporta di per sé il 35% in meno di occupazione. Ma non c’è un tavolo istituzionale per affrontare questa emergenza che riguarda migliaia di persone, sia a livello di politica regionale che di politica nazionale. Il sindacato ha il diritto dovere di porre al centro dell’attenzione queste tematiche. Per quanto riguarda Stellantis è necessario che si prenda coscienza del danno e in modo unitario i sindacati si muovano insieme per portare questo dramma occupazionale a un tavolo politico regionale e nazionale”. Da Mega, infine, l’auspicio all’unità sindacale con Cisl e Uil che sia “azione dell’agire quotidiano” e la funzione di “pungolo” della Cgil rispetto alla politica regionale: “Non esistono governi amici o nemici – ha detto – non abbiamo pregiudizi. Il rapporto del sindacato è e sarà di pungolo verso l’immobilismo e la mancanza di programmazione e progettazione di futuro di questa regione. La questione sanitaria sarà al centro di questa azione. Proporrò a Cisl e Uil una vertenza casa per casa, comune per comune, perché ormai la sanità in Basilicata è una vertenza che vede i cittadini in difficoltà quotidianamente con un’offerta sanitaria pubblica molto al di sotto degli standard minimi consentiti. Rispetto a questo punto sarebbe interessante conoscere cosa ne pensa la giunta regionale, specie in rifermento ai proponimenti legislativi di autonomia differenziata. C’è poi il tema delle infrastrutture, in una regione che ha aspettato cinquant’anni per vedere il completamento di una importante arteria come la Bradanica e ancora attende la Matera – Ferrandina. È necessario che la Basilicata si riprenda il suo futuro”.
Il congresso ha poi approvato un ordine del giorno in riferimento all’ultimo grave episodio di incidente sul lavoro che ha coinvolto un operaio a Policoro. “L’ ennesimo grave infortunio sul lavoro accaduto questa mattina in un cantiere edile a Policoro – è scritto nel documento – non può essere affrontato con la retorica e le generiche dichiarazione di condanna. Il tredicesimo Congresso della Cgil Basilicata, nell’ auspicare anzitutto che la vita del lavoratore sia salvaguardata ed esprimendo un sentimento di solidarietà e di vicinanza alla famiglia e ai colleghi di lavoro, lancia l’allarme sul rischio che, in questa fase economica e sociale, si abbassi ulteriormente la guardia sulle tematiche della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e che da parte delle imprese la prevenzione e gli investimenti in sicurezza venga in molti casi considerato come un mero costo da comprimere. Il Congresso, nel ritenere fondamentale incrementare l’ efficienza e l’ efficacia del sistema dei controlli pubblici – conclude la nota – ritiene che all’ interno del binomio contrasto/ prevenzione l’azione delle parti sociali possa assumere un ruolo sempre più rilevante sul piano della informazione, formazione e della progettazione e implementazione degli investimenti sulla salute e sulla sicurezza. A tal fine il Congresso ritiene indifferibile l’attivazione dell’ Osservatorio regionale sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di monitorare nei settori e nel territorio gli andamenti del fenomeno e proporre al legislatore regionale agli organi pubblici preposti e alle parti sociali l’ attivazione degli opportuni strumenti di intervento in una ottica di condivisione e massimo coordinamento e cooperazione”.