Ferragosto all’insegna del “volo del diavolo”: è la provocatoria proposta del Csail-Indignati Lucani che consiste nel tradizionale appuntamento per trascorrere il Ferragosto nelle aree petrolifere della Val d’Agri e del Sauro-Camastra, come alternativa alla classica gita-picnic tra boschi e colline, per le classiche grigliate o seduti comodamente in agriturismo.
“E poiché il Volo dell’Angelo è stoppato a causa del più classico esempio di malaburocrazia regionale che è fatta essenzialmente di spesa senza alcuna logica e senza nemmeno pensare agli adempimenti essenziali, dovuti per la sicurezza della gente, non resta – dice Filippo Massaro – che pensare ad un’alternativa sicuramente all’altezza in quanto a richiamo di turisti e visitatori. Così in sostituzione alle emozioni e suggestioni che avrebbe dovuto assicurare l’attrattore di San Costantino Albanese con una visuale mozza-fiato del Pollino, si può optare per le emozioni-suggestioni di un itinerario turistico che partendo dal Centro Oli di Viggiano consenta di vedere da vicino i “suggestivi” pozzi e la Montagna di Viggiano. Il “diavolo” è l’oro nero che – spiega il presidente del Csail-Indignati – si aggira nelle valli per impossessarsi dell’ “anima” di due comprensori che hanno bellezze naturalistiche, storico-culturali paesaggistiche di valore di gran lunga superiore al greggio estratto. La novità di quest’anno è rappresentata dai due miliardi di euro in dirittura d’arrivo. Di qui la “caccia al tesoro” promossa per accaparrarsi il “bottino” non senza però aver fatto visita ai pozzi esistenti e a quelli individuati. Se come è possibile verificare dai bollettini dell’Ufficio Minerario del Ministero dello Sviluppo Economico, nonostante la moratoria della Regione che nessuno prende sul serio, ogni mese ci sono decine di domande per ottenere concessioni petrolifere e di estrazione di gas, non solo da parte delle grandi compagnie ma anche da piccole ditte individuali, non vediamo perchè – spiega “provocatoriamente” Massaro – non possono farlo anche i residenti del Texas lucano che sinora hanno intravisto solo le briciole del ricchissimo bussines energetico. I bollettini ministeriali – aggiunge Massaro – sono pieni di grandi compagnie e società multimazionali come di piccoli esploratori di nazionalità australiana, inglese, canadese o Usa, proprio come funzionava una volta, nel mitico Far West, con i cercatori d’oro. L’iniziativa del “ferragosto alla ricerca di petrolio e gas”, dopo la Pasquetta tra i pozzi e il presepe di Natale con il traliccio al posto della tradizionale mangiatoia – a parere del Csail – è l’ennesima “provocazione” per attirare l’attenzione del Paese sul solito problema: le risorse energetiche della Val d’Agri e del Sauro non producono per le comunità locali alcun vantaggio diretto ed anzi solo effetti negativi sulle attività agricole, turistiche, l’ambiente e la salute della gente, accentuati d’estate quando si dovrebbe puntare sulle risorse naturalistiche che il Parco del comprensorio petrolifero non è in grado di promuovere e valorizzare”.
Ago 13
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