“Anche se per noi Ferragosto non ha mai rappresentato il periodo più adatto per misurare presenze ed arrivi nelle nostre strutture alberghiere e ricettive e lasciarsi andare a commenti sull’andamento della stagione turistica tuttora in corso, il tutto esaurito, la percentuale di occupazione delle camere come il numero di pasti consumati nei ristoranti specie in raffronto al Ferragosto 2014, per non parlare di quello 2013, ci danno un’immagine più che positiva e soddisfacente”. Lo afferma Michele Tropiano, presidente Federalberghi, federata a Confcommercio Imprese per l’Italia Potenza. “Il primo pensiero doveroso – aggiunge – va a tutto il personale che ha lavorato intensamente per garantire livelli di qualità dei servizi e ai nostri chef ed assistenti dell’Unione Cuochi regionale e nazionale che hanno confermato la grande professionalità acquisita con la buona soddisfazione dei clienti. Non mi pare si possa dire lo stesso in termini di soddisfazione per il pranzo di Ferragosto per una fetta di agriturismi, nostri competitor, che in molte situazioni, nonostante le agevolazioni fiscali e di altro genere che godono, non sempre praticano forme di sana competitività, a partire dal costo del pranzo ferragostano, identico a quello dei nostri ristoranti. Per tornare agli alberghi, oltre i dati di Matera per noi già ampiamente previsti, la situazione di Maratea è incoraggiante per gli imprenditori e gli operatori turistici che hanno dovuto “stringere i denti” nelle passate stagioni turistiche. A Maratea l’inversione di tendenza rilancia alla grande il secondo polo di attrazione del turismo internazionale. Come Federalberghi – dice Tropiano – incoraggiamo gli sforzi del Consorzio degli albergatori presieduto da Carmine Esposito per recuperare quelle fette di mercato, specie estere, che sono mancate nelle ultime stagioni.E in proposito la candidatura di Maratea a patrimonio dell’Unesco, seguendo le orme di Matera, è sicuramente utile. Siamo sulla buona strada e la Regione e il Governo devono sostenere questi sforzi. Dopo le notizie dei giorni scorsi che hanno enfatizzato dati drammatici sulla irrisoria crescita del Mezzogiorno, vedere che il 48% degli italiani stia scegliendo per la proprie ferie estive soprattutto le Regioni del Sud, quale punto nevralgico del riscatto di un’intera area geografica, ci rafforza nel convincimento che il nostro Paese ha ancora tante doti turistiche da valorizzare per una crescita economica ed occupazionale che vanno incentivate per diventare il volano della ripresa. Dal nostro osservatorio non mancano “ombre” come la spesa stimata per le vacanze estive (comprensive di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) di 786 Euro (rispetto ai 790 Euro del 2014) e la durata media quest’anno è di 8 notti rispetto alle 9 notti del 2014”.