Monsignor Pino Caiazzo ha scelto la Ferrosud, storica azienda materana in grave difficoltà dal punto di vista finanziario con evidenti ripercussioni negative sui livelli occupazionali per celebrare la Domenica delle Palme. Dopo la benedizione delle Palme all’ingresso dei capannoni insieme a Don Filippo Lombardi, l’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina ha celebrato la Santa Messa nella terza campata con gli operai, i dirigenti e le rispettive famiglie.
La Domenica delle Palme è una giornata particolarmente bella e significativa per tutto il mondo cattolico; associata al simbolo dei rami di olivo evoca il bisogno di pace e di serenità che tutti vorrebbero vivere. In verità è la Domenica di Passione che immette nella Settimana Santa e nella Pasqua di Gesù.
L’arcivescovo di Matera-Irsina, nello spirito di un bisogno di pace e serenità delle comunità, nel significato simbolico di “chiesa in uscita”, in questa giornata festiva ha “eletto” la Ferrosud a ideale cattedrale per la celebrazione della Domenica delle Palme per dimostrare concretamente la vicinanza a chi sta attraversando momenti di difficoltà nel mondo del lavoro e come segno di speranza di sviluppo non solo per i lavoratori ma per tutto il territorio, per le famiglie, specie per i giovani.
Desiderio di pace e passione sono avvertite e vissute dagli operai e dai dirigenti della Ferrosud il cui destino lavorativo è incerto e le cui prospettive di sviluppo potrebbero essere migliori, laddove si potessero intravedere nuove prospettive per continuare ad assicurare il lavoro dei 75 dipendenti dell’azienda.
La Ferrosud fino agli anni Novanta ha rappresentato un fiore all’occhiello dell’industria metalmeccanica di Matera dando lavoro a circa 800 operai, che hanno allestito carrozze ferroviarie definite dei veri e propri gioielli.
L’Amministratore Delegato di Ferrosud si è dichiarato fiducioso sulla possibilità l’azienda si riprenda e possa assicurare la stabilità a tante famiglie in un clima di pace, serenità e collaborazione che coinvolga tutta l’Azienda con gli operai, i sindacati e i dirigenti.
Michele Capolupo
Di seguito il testo dell’omelia pronunciata da Monsignor Pino Caiazzo alla Ferrosud per la Santa Messa della Domenica delle Palme
Oggi in tutta la Chiesa si celebra la “Domenica delle Palme”. Sarebbe meglio dire: l’ingresso a Gerusalemme di Gesù, che, tra ali festanti, va incontro alla morte.
Diamo inizio alla “Settimana Santa”, la più importante di tutto l’anno, che ci porterà alla Pasqua: vittoria di Cristo sulla morte, attraverso la sua risurrezione.
Quest’anno ho scelto di stare in mezzo voi, operai della “FerroSud”, alle vostre famiglie, all’Amministratore Delegato, al Direttore Tecnico, rinunciando di celebrare nella Cattedrale di Matera. Idealmente, questi capannoni, nei quali hanno lavorato fino a 800 operai, oggi, attraverso la presenza del vescovo, sono la Cattedrale, gremita da tutti voi e dalle vostre famiglie.
Ringrazio anche Don Filippo Lombardi, Direttore dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro, per la sua presenza e per l’impegno nel preparare con voi questa celebrazione.
Con voi e simbolicamente con tutto il mondo del lavoro, desidero accogliere Gesù che entra in questi luoghi di dedizione, di impegno, di sofferenza, di preoccupazioni e apprensione per il futuro. Gerusalemme non è solo una città. E’ il luogo dove gli uomini si ritrovano insieme, provenienti da ogni dove, per celebrare la Pasqua e rileggere la propria storia con lo sguardo al futuro. Uomini che agiscono e operano, capaci di progettare una umanità nuova. Quindi Gerusalemme è anche questa azienda, come tutte le altre sparse sul territorio materano.
In questa Gerusalemme si fa festa con i rami d’ulivo e le palme per accogliere Gesù e per dire che non ci rassegniamo a nessun tipo di morte. Anche se la morte spesso è causata dagli uomini stessi. Nel Vangelo abbiamo sentito che la medesima folla che accolse Gesù osannandolo, dopo non molto tempo invoca la sua condanna a morte.
E’ esattamente quello che non vogliamo. Celebrare qui questa solennità significa riflettere e pensare quanto ognuno di noi è chiamato a sentirsi responsabile della vita dell’altro e non solo della propria.
Le ingiustizie subite da Gesù, per amore del suo popolo, potrebbero essere quelle subite da ognuno di voi, così come la determinazione di portare una croce che, come al Cireneo, è stata posta sulle vostre spalle. Un peso che non è facile sostenere e che in alcuni momenti esaspera gli animi, suscitando moti di ribellione.
Voi, operai della FerroSud, siete chiamati ad essere per tutto il mondo del lavoro che soffre a causa della precarietà, forza trainante che con determinazione e coraggio sostenga quanti stanno rischiando di perdere il lavoro o non riescono a trovarne uno che permetta di vivere dignitosamente. Novelli Cirenei.
La dignità dell’uomo Gesù Cristo è calpestata, spogliata, crocifissa. Eppure da questa immensa ingiustizia inizia una storia nuova. Quando tutto sembra finito, ecco che nasce l’alba della vittoria della vita sulla morte. Non può finire tutto nel chiuso di una tomba. Non può finire la storia di questa fabbrica o di altre, serrando i cancelli che chiudono ad una vita dignitosa.
Noi siamo fiduciosi, e mi pare di aver capito che in tal senso i Dirigenti si stanno adoperando, che qui in questa Gerusalemme, la pietra tombale venga rimossa perché la speranza non si spenga e si alimenti con l’olio di una progettualità concreta, capace di effetti benéfici non solo per questa azienda ma per l’intera collettività.
Celebrare la Domenica delle Palme è tutto questo. Celebrare la Pasqua significa risorgere. Ma il termine Pasqua vuol dire “passaggio”. Si, ci auguriamo dal profondo del cuore che questo passaggio avvenga: passaggio dalla paura alla gioia, dallo sconforto alla certezza di vivere l’oggi della vita che è l’oggi di Dio, dalla chiusura della tomba (chiusura dei cancelli) all’apertura di nuove prospettive che allarghino gli orizzonti della stabilità, vincendo la logica della precarietà.
Auguro a tutti voi, operai di questa industria e a tutti coloro che vivono l’apprensione del futuro in altre piccole o grandi aziende, di trovare in voi stessi la certezza che non siete soli: Cristo è dalla parte dei bisognosi e la Chiesa non può e non deve tradire Cristo.
Auguro a tutti voi, dirigenti e responsabili di questa attività lavorativa o di altre, di continuare a lottare e progettare per il bene dei lavoratori. So che state facendo tanto: continuate a seminare concretamente speranza. Prima del profitto viene la promozione dell’uomo nella sua dignità.
Affido tutti voi presenti, le vostre famiglie e il mondo del lavoro, alla protezione della Madonna della Bruna e vi benedico.
† Don Pino
La fotogallery della Santa Messa alla Ferrosud di Matera (foto www.SassiLive.it)
La città, gli amministratori, le istituzioni, lo Stato non possono ancora restare inermi. Anche la Ferrosud rappresenta la nostra storia ed è nucleotide del nostro DNA, ha sempre operato in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e la città, ha alte competenze riconosciute più a livello internazionale che nazionale. Codesta è l’economia che crea certezza, stabilità e futuro. La distrazione sull’eventificio, oltre che essere deleteria sul nulla, potrebbe intaccare le realtà di altri comparti. Riflettete per favore.