I segretari generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, Vittorio Agnese, Maurizio Girasole e Dino Mangieri riaprono il dibattito sul destino dello stabilmento Ferrosud di Matera e dichiarano: “Ferrosud, ina chiusura annunciata dopo una lunga agonia o una vittoria della buona politica? Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’orologio che scandisce l’arrivo dell’evento di Matera Capitale della Cultura 2019 inesorabilmente segna la fine delle commesse in Ferrosud.
Matera una città che da vergogna di Italia si appresta a festeggiare un riscatto sociale e culturale internazionale, il 2019 rischia di essere ricordato come l’anno in cui la più importante fabbrica della città chiude definitivamente i cancelli, registrando il fallimento dell’industria metalmeccanica materana.
Le responsabilità di un’eventuale débâcle dell’industria ferroviaria materana sarebbero molteplici e partono da lontano, dalla politica nazionale a quella locale, e dai vari management avvicendati nel tempo, dallo spettro dello stesso burattinaio e per finire alla lentezza della giustizia.
Nelle aule di tribunale in questi mesi si consumeranno una serie di passaggi per capire chi è la proprietà di Ferrosud!!!!!!!!, questo nodo centrale e imprescindibile per il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento sarà sciolto con tempi non compatibili con la fine delle commesse in lavorazione.
Necessità prendere tempo e avere commesse.
Il 2019 è l’anno dei festeggiamenti nella città di Matera, ma anche l’anno in cui devono arrivare commesse per lasciare in vita l’azienda Ferrosud in attesa del chiarimento sugli assetti societari e quindi l’auspicato rilancio con un player internazionale del settore.
L’attuale management della Ferrosud non può e non deve fomentare le parti sociali e le maestranze affinché mettano in campo azioni clamorose e al limite della legalità, esasperando gli animi.
Sono inaccettabili i “ricatti” occupazionale rispetto a uno snaturamento dell’attività storica dell’azienda, da azienda che ridà splendore alle carrozze dell’Orient Express a sfasciacarrozze.
Ecco perché, affinché nessuno si faccia “male”, la politica e le istituzioni lucane devono prendere coscienza della “vertenza Ferrosud” garantendo la continuità aziendale almeno per tutto il 2019, in attesa che nei tribunali giustizia “sia fatta”.
Non vogliamo lanciare un grido di rabbia e di allarme, credo che tutti hanno contezza di quello che sta succedendo da anni al tessuto industriale materano, chiusure annunciate, riti che si ripetono, pianto greco alle manifestazioni di protesta per le chiusure, offerta di ammortizzatori sociali, dichiarazioni roboanti di politici, fuggi fuggi delle associazioni datoriali.
Ci aspettiamo una convocazione da parte della Regione Basilicata per rimettere al centro la vertenza Ferrosud e evitare una sconfitta di tutti.
Nel frattempo i lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie devono stringere la cinghi perché anche gli stipendi tardano ad arrivare.