Alla vigilia dell’incontro in Confindustria pgrammato per lunedì 29 agosto, la Fiom CGIL di Matera ritiene ricordare quanto verificatosi in Prefettura nella mattinata dell’11 agosto, un incontro rivelatosi, purtroppo, fallimentare.
L’assenza ingiustificata della Regione al tavolo prefettizio desta preoccupazione.
Forse non è ancora chiaro alla politica regionale la gravità di quanto il Gruppo Mancini sta per mettere in atto a danno dello stabilimento Ferrosud venendo, come sempre, meno agli impegni di rilancio che lo stesso Gruppo aveva assunto presso l’assessorato regionale alle Attività Produttive.
Nell’ultimo incontro regionale, infatti, il Gruppo Mancini aveva pervicacemente affermato che si sarebbe impegnato ad attuare il piano ind.le presentato all’assessore Restaino e alle parti sociali. Piano ind.le che necessitava di un ulteriore periodo di Cassa Integrazione che è stata per questo concessa.
Oggi il gruppo Mancini minaccia, anzi decide, di licenziare 38 operai e tutti restano in un imbarazzante silenzio, compresa la Regione coinvolta direttamente su questa vertenza?
Abbiamo sempre detto, e continuiamo ad affermarlo, che non si permetterà la dismissione dell’ennesimo stabilimento nella provincia di Matera e quindi sarebbe ora che la politica locale e regionale iniziasse a difendere il proprio territorio con convinzione e non dietro le quinte o a tragedie consumate.
Anche tutti i parlamentari lucani dovrebbero spendersi per questo stabilimento acchè esso non subisca ciò che il Gruppo Mancini probabilmente vuole determinare: la chiusura o dismissione.
IL sindacato pertanto chiama a responsabilità tutta la politica lucana (parlamentari compresi): non si può rimanere indifferenti di fronte a quanto chi, dopo avere “sfruttato” il nostro territorio, sta assurdamente realizzando: prima, per anni, una gestione scellerata; ora il decadimento totale e il licenziamento degli operai che è preludio di chiusura.
Ciò non va permesso.
Il sindacato incontrerà a breve tutte le maestranze per decidere azioni forti di lotta.
La politica dovrebbe sciogliere il nodo ed essere più franca e attenta verso i lavoratori: essa vuole essere attrice attiva della salvaguardia dei 140 posti di lavoro e dello stabilimento o passiva spettatrice della fine cui il Gruppo Mancini vuole condannare lo stabilimento Ferrosud?
Sarebbe giunto il tempo di guardarsi, tutti, parti sociali, istituzioni locali e regionali nonché la politica tutta, in maniera non ambigua ma molto chiara negli occhi per capire se si può giocare a carte scoperte per garantire continuità lavorativa a 140 lavoratori ma soprattutto per fare restare in vita uno stabilimento storico come Ferrosud.
Stavolta non sarà consentito di ripetere lo scempio fatto per Barilla e per tanti siti lucani nel materano.
Dalla politica servono azioni e fatti concreti di supporto alla vertenza Ferrosud; dalla Regione la pretesa che il Gruppo Mancini onori gli impegni assunti; tutti insieme dobbiamo impedire l’ennesimo saccheggio ai danni dell’economia materana.
Possiamo auspicare che ciò avvenga o resterà una nostra pura chimera?
Giuseppe Giannella – Fiom Cgil Matera