L’assessore alla Formazione e Lavoro della regione Basilicata, Vincenzo Viti, fa sapere di aver convocato a Potenza per il 18 settembre alle ore 10, un incontro tra Ferrosud, Consorzio industriale e parti sociali, “finalizzato ad un esame delle criticità emerse nella sede di Confindustria in ordine alle relazioni in essere fra Azienda, Asi e Ferrovie dello Stato circa la gestione e l’agibilità del tronco ferroviario e del connesso raccordo di Casalsabini fondamentale per l’esercizio delle attività dello stabilimento materano”.
“Le questioni emerse dal vertice in Confindustria con Azienda e sindacati – aggiunge Viti – sono state perciò al centro di un’immediata ricognizione che di intesa con l’assessore Pittella abbiamo avviato con i responsabili del consorzio Asi e con i rappresentanti dell’Azienda assistiti da Confindustria. Una verifica puntale delle relazioni fra consorzio Asi, azienda e Ferrovie dello Stato, verrà effettuata nei prossimi giorni al fine di chiarire il quadro delle reciproche obbligazioni da certificare e da rinnovare sicché non si frappongano ulteriori ostacoli in vista della ripresa delle attività produttive dell’azienda materana. Nell’incontro del 18 settembre – conclude Viti – faremo il punto definitivo della questione”.
Ferrosud, UGL chiede unità sindacale.
Il segretario regionale della federazione metalmeccanici lucana dell´UGL Basilicata, Giuseppe Giordano, in un comunicato chiede alla Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di avviare un’azione comune per salvaguardare la Ferrosud di Matera e soprattutto i livelli occupazionali. “Affrontiamo e risolviamo unitariamente tale vicenda con la dovuta incisiva determinazione, va salvaguardato improrogabilmente il futuro dell´azienda e dei suoi attuali livelli occupazionali. Oggi non è il momento di condanne o recriminazioni. Quello che vogliamo è che un nuovo eventuale progetto assuma seriamente gli obiettivi richiesti dai lavoratori e supportati unitariamente da tutte le oo.ss. con un percorso di relazioni industriali finalizzate al rilancio. Una vicenda giunta – conclude Giordano – ad uno stato comatoso e che ha compromesso il futuro di centinaia di famiglie”.