La Ugl Matera e la Segreteria Regionale dell’Ugl Basilicata metalmeccanici, in una nota fanno il sunto su quanto si sta’ consumando in fase di vertenza Ferrosud Matera. Nella giornata di martedì 16 giugno si è tenuto un’incontro al Dipartimento Attività Produttive della Regione, presieduto dall’assessore Francesco Cupparo, con il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, il segretario regionale della federazione metalmeccanici, Costanzo Florence, la Ferrosud con l’ing. A.D. e Presidente, Antonio Ingusci e il Direttore della Confapi Matera, dot. Vito Gaudiano. E’ stato stabilito che Regione e sindacato si spenderanno per portare avanti un unico punto fermo e unitario perché in un prossimo incontro al Mise sia possibile individuare tutte le soluzioni necessarie a sbloccare definitivamente la vertenza, che molto probabilmente si avvierà in fase concreta con piano industriale per il rilancio con commesse da produrre nello stabilimento materano e che deve essere presentato entro il 30 settembre prossimo: cosa che l’A.D. ha garantito che per tale data sicuramente sarà espletato. L’assessore si è quindi impegnato a relazionare con l’Ugl e con altri sindacati prima del ‘tavolo’ al Mise. Come Ugl – proseguono Costanzo e Giordano – diamo atto all’assessore Cupparo che si è riusciti in pochi giorni a far firmare da parte del consorzio industriale di Matera l’atto di comodato d’uso del binario Jesce Casal Sabatini per aprire una partnership con Rete Ferrovie Italiana e permettere così un efficientamento logistico e di competitività aziendale. All’assessore però vogliamo ricordare in modo elementare che, solo questa Giunta Bardi si è adoperata per ottenere il comodato d’uso del binario: altre giunte regionali, caro assessore Cupparo, hanno solo recato danni al sito di Matera, basti pensare che la proprietà Ferrosud fino a ieri ha vissuto un vero e proprio paradosso. Per l’Ugl è che tale carrozze, arrivavano trasportate su gomma a causa dell’inefficienza di quel raccordo ferroviario Ferrosud/Casal Sabini di circa 6 Km, il tutto con notevole aggravio di costi tanto da ridurre al minimo l’utile per Ferrosud poiché tale spesa le ha dovute pagare l’A.D. Ingusci pur di far continuare il ciclo industriale e produttivo del sito materano. Un’altra grossa, grave ‘mazzata’ presa nel mese di marzo c.a. dalla Ferrosud è la perdita di una commessa per la lavorazione di ulteriori 24 motocarrelli di ‘Autoscala Keller’. La Ferrosud di Matera deve tornare a rappresentare un presidio produttivo di riferimento nazionale nel settore produttivo di carri e materiali rotabile ferroviario. Nella giornata odierna come concordato e programmato, a Matera presso la Confapi si è svolto un incontro con l’Ugl per discutere le questioni del personale da mandare in trasferta relativamente per soddisfare le commesse già acquisite. La Ugl – continuano i sindacalisti Giordano e Costanzo – all’incontro presieduto dal direttore Confapi Gaudiano e con l’A.D. Ingusci, ha dichiarato e preteso di verbalizzare che tutti i lavoratori iscritti alla Ugl hanno liberamente dato la disponibilità nel proseguire il progetto di lavoro in altri siti dove la Ferrosud ha acquisito le commesse tant’è, che i dipendenti in questione sono già operativi in diverse località e che, nessun di essi ha aderito a qualsiasi precedente iniziativa di protesta o sciopero. Ci teniamo a ringraziare pubblicamente – hanno concluso Giordano e Costanzo – il direttore Confapi Gaudiano per la disponibilità e la mediazione che lo distingue in questa vertenza che si protrae da diversi anni e, riteniamo che per un sito che vive in questa fase con ‘la bombola di ossigeno attaccata alla bocca’, sia veramente ingiustificante non sostenere tutte le iniziative e programmi futuri che Ferrosud possa mettere in campo. Per questi motivi saremo collaborativi e partecipativi con l’Ing. Ingusci, fermo restando che l’Ugl, sindacato libero, partecipativo e non condizionato da nessuno che nel suo statuto si rifà all’art. 46 della costituzione e nelle proprie scelte, antepone solo ed esclusivamente l’interesse dei lavoratori “.