Nella serata di giovedì 9 agosto la sala dell’Auditorium del Castello del Malconsiglio di Miglionico, alla presenza del sindaco Angelo Buono e di numerosi soci, era pervasa da un’aria di gioia, passione, entusiasmo, gli stessi di 40 anni fa quando un gruppo di giovani, intraprendenti e sognatori , cambiò la storia costituendo la Cooperativa Alternativa, nel 1978.
Erano anni di grande tensione sociale e politica e il lavoro, specialmente quello femminile, mancava. Dall’altra parte, però , c’era un grande fermento a favore del cooperativismo: nel 1977 si era costituita a Miglionico la Cooperativa Edilizia Alternativa.
I giovani fondatori di ‘Vita Alternativa’, stimolati dall’allora Segretario del P.C.I. Vincenzo Buono, si orientarono verso il settore socio-assistenziale, in virtù delle opportunità offerte dall’allora Amministrazione Provinciale, supportate dalla Legge 285/77 (occupazione giovanile) e della Legge 180/78 , Legge Basaglia, che sanciva la chiusura dei manicomi e prevedeva la nascita di strutture alternative a dimensione familiare.
La cooperativa cominciò con il Servizio Domiciliare agli anziani, con i soggiorni estivi per minori e diversamente abili e l’accoglienza dei primi dimessi dall’Ospedale Psichiatrico ‘Don Uva’ di Potenza presso la Colonia di Tre Cancelli di Tricarico. Il percorso, talvolta difficile, come afferma Michele Pace , presidente della cooperativa sociale ‘Vita Alternativa, e la consapevolezza di una scelta di vita per abbattere tutto cio che é barriera e che annulla la dignità umana, con l’obiettivo di restituire gli emarginati ad una società migliore e con la consapevolezza che ragione e follia esistono e vanno trattate allo stesso modo,sono stati al centro del lavoro di tutto questi anni.
Nel corso di 40 anni la Cooperativa è diventata un importante punto di riferimento aprendosi ad un lavoro di rete con Enti Locali ed Associazioni e diventando un’impresa sociale autentica che agisce in una dimensione economica finalizzata a produrre valore aggiunto comunitario, per accrescere il capitale sociale dle territorio e promuovere sviluppo economico e benessere diffuso.
La Cooperativa Alternativa, infatti, ha dato stabilita’ per anni a moltissime famiglie e una risposta importante alla nostra comunità, su 2500 abitanti c’erano 70 dipendenti, afferma Innocenzo Guidotti, vicepresidente vicario Legacoop Basilicata.E continua ponendo un interrogativo: cosa dovrebbe fare adesso il movimento cooperativo , come si deve adeguare per dare risposte alle esigenze del territorio?
Guidotti ha affermato che bisogna divulgare la cultura del fare, del cooperare, non si può più pensare che piccolo é bello; il nostro è un territorio frammentato dove mancano servizi che consentano una qualità della vita adeguata e che i piccoli possano avere un futuro.Una soluzione potrebbe essere supportare le comunità con i servizi che possono garantire una vita adeguata a giovani e anziani con le cooperative di comunità.
Il moderatore del dibattito, Giuseppe Salluce, responsabile regionale Legacoopsociali, ha fatto luce sul rischio che le cooperative possano scomparire a causa dell’ ottimizzazione del mercato, essendo per lo stato un peso,una spesa inutile.
Il modello che propone è la coprogettazione con le istituzioni: la progettualita’, la residenzialita’ di piccole dimensioni ma, allo stesso tempo, considerare percorsi di crescita e intraprendere le strade su ulteriori risorse che possono consentire di duplicare esperienze che muovono i primi passi in Italia ,come la cooperativa di comunità.
Emozionante l’intervento del primo presidente di ‘Vita Alternativa’ ,Tonio Guidotti che si e’ detto contento di vedere come si é ancora legati allo spirito di insieme, si parla di noi, ed è ancora palpabile la voglia di mettersi in gioco e vedere come il sogno che era nel cassetto continua ad essere vivo. Ha concluso con un invito per i giovani: sognate e realizzate il vistro sogno con tenacia.
Anche l’assessore alle politiche di sviluppo e lavoro, Roberto Cifarelli ha ricordato la sua esperienza in una cooperativa di progettisti nel lontano 1983. La nuova legge sulle cooperative di comunità sono una grande opportunità per salvaguardare le nostre piccole comunità. Bisogna mettere insieme i cittadini per erogare servizi che il comune non può più erogare.L’ Assessore Cifarelli ha concluso augurando che il modello di Miglionico venga emulato da altri paesi .
Paolo Laguardia, presidente di Legacoop ha concluso il dibattito esprimendo la sua preoccupazione per i pericoli a cui può andare incontro il mondo delle cooperative perché la politica mette al posto sbagliato le persone sbagliate, senza valutare le competenze, le specificita’ delle cooperative che svolgono quel mestiere. Bisogna mettersi in cammino e capire come rinvigorire il rapporto associativo e la solidarietà interna prima del congresso regionale delle cooperative.
Auguri di lunga vita alla cooperativa Vita Alternativa.
Ago 10