“Nel giorno della Festa della Repubblica Italiana, in un clima di generale fiducia per un’immediata ripresa, come conferma l’andamento della Borsa e dei mercati, la strada dell’internazionalizzazione per le imprese italiane va percorsa con maggiore convinzione. Ed è quello che intendiamo fare per non sprecare l’opportunità degli appuntamenti del G20 di questo mese a Matera e in altre località del Sud. Il “made in Italy” – da sempre l’orgoglio del nostro Paese e il simbolo di italianità imprenditoriale e non – ha bisogno, soprattutto nella fase post pandemia, di azioni di maggiore sostegno”. Lo afferma Alfredo Cestari (ItalAfrica) sottolineando la strategia del Piano nazionale di ripresa e resilienza che punta sul Fondo 394-81, rifinanziandolo con 1,2 miliardi di euro. Lo strumento è infatti quello che meglio si presta ad aiutare le imprese (soprattutto le PMI che compongono la spina dorsale del nostro tessuto produttivo del Sud) a colmare i deficit interni per affrontare i mercati internazionali, potendo contare su ben 9 linee di finanziamento ad hoc.
Non si sottovaluti – aggiunge Cestari – che a differenza di altri interventi previsti dal Piano, la linea sull’internazionalizzazione può essere immediatamente operativa, dato che il Fondo esiste già e serve solo trasferire le risorse. Da questo punto di vista, quindi, il PNRR ha un cronoprogramma piuttosto stretto, prevedendo entro il terzo trimestre 2021 l’adozione di due provvedimenti di rifinanziamento: uno, per un importo di 400 milioni di euro, per la componente a contributo del Fondo 394/81; l’altro, per un importo di 800 milioni, per il finanziamento di iniziative di internazionalizzazione delle PMI tramite prestiti agevolati.
Dunque la ripresa più forte del previsto da tanti esperti porta fuori l’Italia dalla recessione: ora siamo in pieno recupero, o “recovery”. La buona notizia arriva dall’Istat, che certifica: nel primo trimestre 2021 l’economia italiana ha segnato, dopo la contrazione dell’ultima parte del 2020, un lievissimo ma significativo recupero, con una crescita congiunturale del Pil. Al punto che il Premier Mario Draghi ne è certo: l’Italia è già ripartita.
In questo clima di ottimismo ci sono pertanto condizioni ed opportunità per una nuova fase di investimenti delle piccole e medie imprese meridionali rivolti ai mercati esteri e per attrarre nuovi investimenti dall’estero al Sud. Su entrambi i fronti – sostiene Cestari – intensificheremo l’attività di informazione, consulenza, assistenza tecnico-progettuale e finanziaria anche nell’ottica di riavvicinare le due sponde del Mediterraneo, quella italiana ed europea a quella nord africana”.