Quella del 24 e 25 agosto scorsi, seconda edizione della festa dell’agricoltore, organizzata da Tavolo verde Puglia e Basilicata con la partecipazione e contributo di alcune organizzazione di produttori agricoli e associazioni di diversa estrazione, nonché con la presenza di eminenti personalità del mondo della cultura e del mondo produttivo agricolo, è stata sicuramente un successo per le argomentazioni trattate, per i contenuti tecnici, per le proposte di carattere politico istituzionali emerse nel corso del dibattito pubblico.
Il tema dominante: l’importanza del rapporto inscindibile agricoltura e risorsa idrica e più in generale, l’importanza del settore agricole, il ruolo strategico nell’economia, nella occupazione e nella crescita anche culturale dell’intero territorio regionale.
Sicuramente, vi è stato un contributo notevole da parte di importanti segmenti della società civile, che volontariamente hanno contribuito nella fase organizzativa dell’evento e al contempo hanno svolto consapevolmente una funzione di supplenza alle ingiustificate assenze dei rappresentanti istituzionali, dei partiti, già formalmente invitati in tempo debito.
Per amor del vero, va sottolineato, purtroppo anche l’assenza di alcuni rappresentanti di organizzazione di categoria che in tal frangente, dispiace dirlo, hanno perduto occasione per riferire sulla loro funzione di rappresentanza ai loro iscritti, i quali erano presenti all’iniziativa.
Ciò la dice lunga, su come il mondo agricolo, nel suo insieme e gli agricoltori vengono rappresentati, nonostante l’importanza che svolgono nell’ambito della società.
Per cui, se non ci fosse la consapevole e volontaria partecipazione di importanti segmenti della società civile nel rappresentare il disagio e le proposte del settore primario, i produttori si troverebbero completamente non rappresentati ai diversi livelli; eppure, il piccolo, grande mondo dei produttori agricoli ha svolto e svolge funzioni di vigilanza sull’ambiente, sul territorio in generale e rinsalda i vincoli culturali e affettivi che legano donne uomini e giovani.
Noi ci auguriamo, che i rappresentanti istituzionali, di partito, di organizzazioni di categorie, riflettano sui segnali forti che sono emersi dalla festa dell’agricoltore, grazie anche alla partecipazione propositiva della società civile, che guarda ai partiti, anche quando questi si distraggono per rafforzare la democrazia e difendere i diritti di tutti.
Tra le altre cose, dalla discussione e dagli incontri, è emersa con forza che gli agricoltori per poter continuare a dare il loro insostituibile contributo alla intera società e specificatamente per continuare a produrre beni necessari alla vita, necessitano di solidarietà, di aiuti e di degna rappresentanza a tutti i livelli.
Tavolo verde Puglia e Basilicata nella convinzione che l’indifferenza porta la storia a un punto morto continueranno a dare il proprio contributo per difendere non solo la storia, il presente, ma soprattutto le prospettive di chi produce per sé e per gli altri e di chi si impegna a valorizzare, difendere e salvaguardare il territorio che nonostante tutto resta uno dei più interessanti a livello nazionale per le caratteristiche climatiche ambientali suscettibile di ulteriore crescite e sviluppo nell’interesse generale.