Firmata ipotesi di CCNL relativo a personale Comparto Sanità, sezione del personale del ruolo ricerca sanitaria e attività di supporto alla ricerca sanitaria per triennio 2016-2018. Di seguito la nota inviata dalla Fials.
Finalmente sottoscritto oggi l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto Sanità, sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2016-2018.
Questa sottoscrizione, avvenuta tra ARAN e Organizzazioni Sindacali, ha posto fine ad una lunga e complessa “vicenda” che era nata nel corso del 2017 con la discussione della cosiddetta “piramide” in sede di Ministero della Salute e che aveva approdato in una fondamentale tappa nella Legge n. 205/2017 (legge di bilancio per il 2018)art. 1, commi da 422 a 434, che ha posto le basi e i finanziamenti del contratto ora sottoscritto e che si realizzerà, definitivamente, attraverso l’assunzione del suddetto personale, secondo le modalità predefinite nella medesima legge.
La firma di tale Ipotesi costituisce un risultato importante poiché consente agli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico ed agli Istituti Zooprofilatici Sperimentali di dare piena attuazione alla riforma.
Come FIALS abbiamo espresso una valutazione complessivamente positiva del testo sottoscritto in quanto sono state recepite tutte le nostre richieste e proposizioni.
Con questo contratto si apre una nuova pagina nella sanità ovvero nell’ambito della ricerca svolta nel S.S.N..
I punti salienti e caratterizzanti che hanno convinto la FIALS alla sottoscrizione dell’accordo sono stati:
1. il contratto ha una natura “integrativa” rispetto a quello in essere per il personale del comparto sottoscritto in via definitiva il 21 maggio 2018;
2. per il personale della ricerca sanitaria e di supporto alla stessa si applicano, quindi le regole generali definite nel suddetto contratto del 21 maggio a partire dalle relazioni sindacali, passando per le ferie, la gestione delle malattie, della formazione e quant’altro;
3. si sono riaffermati i principi della carta europea del ricercatore, dando dignità e ruolo a chi svolge questa importante funzione;
4. si sono individuati 2 profili: ricercatore sanitario , collocato nella categoria D, livello D-super e di collaboratore professionale di ricerca sanitaria, collocato nella categoria D, con un loro sviluppo di carriera su tre fasce economiche:iniziale, intermedio e alto;
5. si sono stabilite le regole e un nuovo sistema di gestione dell’orario di lavoro per il personale della ricerca sanitaria, con la consapevolezza che essa opera e si sviluppa in maniera diversa e particolare rispetto alla attività istituzionale svolta nelle Aziende del S.S.N.;
6. si sono definite nuove linee applicative per la gestione del salario accessorio, in particolare la “premialità” che non viene iscritta nei fondi in essere per il restante personale, ma ha un suo sviluppo particolare correlato strettamente all’ambito di ricerca.
Si rimane ora in attesa del Decreto Ministeriale, (che fissa le nuove regole di valutazione dell’attività e di sviluppo della carriera) e del DPCM che dovrà determinare le nuove regole di accesso – atti da definire d’intesa con le OO.SS. rappresentative – solo così si può ritenere conclusa positivamente la “vicenda ricercatori” e dare una completa dignità ai professionisti che da tempo (5 – 10 anni) lavorano in tale ambito in una situazione di assoluto precariato.
Da segnalare, che se pur questo accordo è stato siglato anche dal Nursing, lo stesso, non avendo firmato il CCNL Comparto Sanità del 21.05.2018, rimane fuori dalle relazioni sindacali – accordo integrativo – anche per la sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria per il triennio 2016-2018 nell’ambito degli Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico ed agli Istituti Zooprofilatici Sperimentali.