“Siamo ben felici che la Fiat sia ormai un’azienda globalizzata e che sia diventata definitivamente statunitense con l’acquisizione della Chrysler. Ora ci chiediamo però che fine faranno i soldi degli italiani che, dal 2008, stanno pagando il 50% degli stipendi a tutti i dipendenti dell’azienda. Tutto ciò mentre gli azionisti hanno continuato a raccogliere i dividendi. Desideriamo sapere, inoltre, se questo denaro verrà impiegato per farla finita con la politica della cassa integrazione, della messa in mobilità e della chiusura degli stabilimenti italiani”. Lo dichiara Ignazio Messina, segretario nazionale dell’Italia dei Valori, secondo il quale “un governo rigoroso e autorevole dovrebbe convocare immediatamente i vertici della Fiat per chiedere loro che fine hanno fatto i venti miliardi di euro d’investimenti promessi per l’Italia e quali soluzioni intendano adottare per i lavoratori degli stabilimenti di Termini Imerese e della Iribus di Avellino. Inoltre, i vertici dell’azienda dovrebbe spiegare all’esecutivo che fine faranno gli stabilimenti di Cassino, Mirafiori, Melfi e Pomigliano, visto che in produzione non ci sono ancora né nuovi modelli di auto, né volumi produttivi tali da far ben sperare per il futuro”.
Messina spiega: “Noi dell’Italia dei Valori vogliamo che il denaro versato dai contribuenti italiani alla Fiat abbia un riscontro e un risultato concreto per il futuro industriale ed occupazionale del nostro Paese. Il fiore all’occhiello del “made in Italy”, in realtà, è ora una semplice filiale di una grande azienda americana, soggetta agli alti e bassi di un altro mercato in cui non contiamo. In altre parole: ottimo affare per alcuni azionisti, e per alcuni manager. L’Italia invece non ha più la Fiat.
Ci chiediamo quindi che fine faranno tutti gli stabilimenti italiani a rischio chiusura. E cosa sta facendo il governo per dare garanzie a tutti i dipendenti in bilico? Che fine faranno, inoltre, i soldi dei contribuenti italiani che hanno sostenuto e continuano a sostenere la storica azienda italiana?”