“L’obiettivo di ottenere un aumento delle ore lavorative per i dipendenti dell’Ati che si occupa del servizio di vigilanza e sicurezza nelle sedi della Regione Basilicata è stato raggiunto. Al termine dell’ultimo incontro con la società Vultur Security, in rappresentanza dell’Ati di cui fa parte anche Città di Potenza, è stato sottoscritto un accordo che prevede, per i 42 lavoratori impiegati nelle sole sedi di Potenza l’incremento orario fino a 162 ore evitando il disagio di un loro trasferimento, previsto in una precedente fase di discussione. Per i dipendenti occupati nelle sedi di Villa D’Agri, Senise, Sant’Arcangelo e Lagonegro l’Ati Vigilanza Città di Potenza incrementerà l’orario fino a 173 ore e continuerà, come sottoscritto, a tenere fede agli impegni presi, non impiegando altro personale nell’appalto fino al raggiungimento delle 173 ore mensili per tutti i diupendenti. Nei prossimi giorni le aziende invieranno al personale il nuovo contratto da sottoscrivere”.
I segretari di Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro, e di Uiltucs Uil, Donato Rosa, evidenziano il risultato ottenuto sottolineando “di aspettare, ora, così come chiesto anche dai segretari generali di Cgil e Uil Basilicata, Angelo Summa e Vincenzo Tortorelli, un incontro con l’assessore regionale competente Gerardo Bellettieri affinché si possano avere ulteriori conferme e rassicurazioni su quanto promesso nel corso di precedenti interlocuzioni con la Regione Basilicata”.
Sannazzaro e Rosa ricordano come a gennaio scorso “ Michele Busciolano, il capo di gabinetto del Presidente, aveva anticipato la disponibilità della Regione Basilicata a rimodernare il piano sicurezza degli uffici, innovandolo e aumentandone i servizi anche grazie ai fondi previsti dal Pnrr. In quell’occasione ci era stato spiegato che si stava solo aspettando l’approvazione del bilancio”.
Con l’accordo raggiunto sull’aumento delle ore per i lavoratori della vigilanza “vengono meno -spiegano Sannazzaro e Rosa- le ragioni dello sciopero annunciato qualche giorno fa ed a cui avevamo scelto di non aderire proprio perché convinti che si potesse, attraverso la contrattazione ed il dialogo, ottenere quanto richiesto da tempo. Nel corso di un incontro, lo scorso 24 febbraio, c’era stata un’apertura da parte dei datori di lavoro ad aumentare le ore per i dipendenti ma noi avevamo giudicato insufficiente la proposta di passare a 155 o 159 ore con rotazione del personale. Per questo inizialmente eravamo d’accordo a seguire la via della protesta. L’Ati, però, in un secondo momento, ha ricontattato le sigle sindacali per comunicare la disponibilità a prevedere ore in più rispetto a quelle che aveva ipotizzato durante l’incontro del 24 febbraio. Per questo, lo scorso 11 marzo, abbiamo inviato agli istituti di vigilanza che compongono l’Ati ed anche alla Regione Basilicata una richiesta di incontro. Ieri è stato possibile, dunque, chiudere positivamente la trattativa. Ora attendiamo un incontro con l’assessore Gerardo Bellettieri così che si possano dare ai lavoratori della vigilanza maggiori garanzie e certezze per il futuro, dando prova del riconoscimento del loro impegno e della loro dedizione dimostrata, in particolare, durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria”.