Maurizio Girasole, Rocco Padula e Giuseppe Martino in rappresentanza di Filctem Cisl, Flae Cisl e Uiltec Uil hanno inviato una lettera al Prefetto di Matera, all’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, al Centro Nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, al segretario generale Aeegsi, al capo di Gabinetto del MISE, all’assessore regionale all’ambiente, al direttore dell’Arpab e al presidente della Sogin per chiedere la chiusura collettiva e continuativa dell’accesso al sito Trisaia di Rotondella. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi OO.SS. regionali intendonomettere a conoscenza delle competenti autorità preposte al controllo ed all’indirizzo della società nucleare Sogin, nonché le competenti autorità designate al controllo ed alla gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza del Paese, l’intenzione della Sogin S.p.A.dichiudere la Sede Centrale di Roma e quella degli 8 siti dislocati sul territorio nazionale per il periodo che va dal 14 al 25 agosto.
Come ben noto, la Sogin ha il compito di garantire al Paese, oltre al decommissioning, il mantenimentoin sicurezza dei siti dove sono posti combustibili, scorie, materiali radioattivi e altamente pericolosi.
Il provvedimento che la SOGIN ha adottato è di certo inedito, unilaterale e senza alcun precedente; e ciò obbliga necessariamente ad un’approfondita riflessione le scriventi Organizzazioni Sindacali che, più volte, nel corso di confronti tenuti in sede nazionale ed in sede territoriale, nonché attraverso le proprie rappresentanze unitarie presenti in sito,hanno manifestato seria preoccupazione circa la ridotta presenza del personale addetto pressotali siti “sensibili”, compreso quello di Rotondella in Basilicata, che soffre cronicamente di un organico sottodimensionato.
L’azienda ha ritenuto infondata la preoccupazione delle OO.SS. e dei lavoratori: ci domandiamo come mai in passato non sia mai stato adottato un provvedimento del genere sui Siti.
I Lavoratori ed Organizzazioni Sindacali, visti alcuni precedenti, hanno ben presente i rischi derivanti da un simile provvedimento.
Non condividiamo, anche nel merito, i motivi che hanno indotto la Soginad una tale, unilaterale ed irremovibile decisione.
Responsabilmente sentiamo il dovere di portare alla vostra attenzione tali azioni, avendo già diffidato questo atteggiamentoaziendale, rimarcando il fatto che in caso di criticità o di qualsiasi altra emergenza, la responsabilità non ricada sui lavoratori e non venga poi detto che nessuno ne fosse a conoscenza.
Interrogazione a risposta in Commissione dell’Onorevole Giovanni Burtone ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Interno
Premesso che le organizzazioni sindacali regionali di categoria di Cgil Cisl e Uil di Basilicata hanno inviato una lettera a tutte le autorità competenti sollecitando un tempestivo intervento a seguito della comunicazione da parte della società Sogin di chiudere per il periodo che va dal 14 al 25 agosto la sede centrale nonché gli 8 siti dislocati sul territorio nazionale;
Sogin ha il compito di garantire al Paese, oltre al decommissioning, il mantenimento in sicurezza dei siti dove sono depositati combustibili, scorie, materiali radioattivi e altamente pericolosi ed è quindi assolutamente inusitato che questo possa avvenire in maniera unilaterale considerato anche il livello di allerta che vi è per altri tipi di rischio sul piano internazionale che rendono sensibili suddetti siti;
Si chiede pertanto di sapere se il Governo è a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ritenga doveroso intervenire, raccogliendo l’allarme delle organizzazioni sindacali, al fine di evitare la chiusura prevista e di garantire per i siti Sogin la massima sicurezza considerata la loro rilevanza.