Le segreterie nazionali Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil in una nota tornano ad occuparsi della vertenza che coinvolge i lavoratori del centro Trisaia di Rotondella. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“Sogin licenzia! Poi forse presenterà il piano industriale”.
Il nuovo vertice aziendale sta dimostrando enorme difficoltà nell’attuazione del mandato al quale è stato chiamato e lo sta interpretando come se dovesse “liquidare il Gruppo” negando le sue stesse dichiarazioni di espansione in Italia e all’Estero.
Difficoltà che si evincono dal rallentamento nell’individuazione del sito di stoccaggio per i rifiuti nucleari, di cui si deve dotare il Paese e dei vari progetti previsti sui siti esistenti dove le attività sono ferme o rallentate.
Constatiamo, invece, come l’unico elemento di continuità è la volontà di ridurre posti di lavoro, a partire dai Lavoratori più deboli (quelli ancora precari).
Al riguardo denunciamo alcune iniziative poste in essere:
annuncio della chiusura di progetti, appena partiti, decisi dalla stessa Azienda;
studi commissionati per ridimensionare l’organico;
decisione di chiudere il rapporto di lavoro di alcuni lavoratori somministrati o assunti a tempo determinato.
Tutto questo per noi è inaccettabile.
Un accanimento terapeutico sui giovani, sui somministrati, su lavoratori formati ed inseriti a regime nelle attività più strategiche provocheranno, oltre allo sdegno di tanti colleghi un riflesso devastante sulla continuità di tutte le principali attività di Sogin
Nell’insediamento del nuovo vertice ci eravamo illusi di ripartire da capo, con le attività, con il decommissioning, con il deposito nazionale, con delle relazioni industriali degne di un’azienda di questo spessore, con la stabilizzazione di tutti i lavoratori somministrati, con la scuola di formazione.
Che il vertice di una società, di cui il Ministero del Tesoro risulta l’unico azionista, decida questi provvedimenti preferendolo al rafforzamento dell’impresa e ad una azione di verifica organizzativa ed efficientamento aziendale è un chiaro segno dei tempi.
L’unica iniziativa che sta funzionando è l’accordo sindacale, sottoscritto a suo tempo, riferito all’esodo incentivato che ha permesso l’uscita di circa 50 Lavoratori, senza traumi e senza forzature.
Se il Governo italiano afferma di voler porre la massima attenzione al rilancio dell’occupazione nel nostro Paese, specialmente fra i Giovani, il pensiero e “la missione” di un manager di nomina politica, non può andare in direzione opposta.
E’ curioso che l’AD sfugga ai temi del rilancio di Sogin e non li abbia posti nel suo primo ed unico incontro (circa 7 mesi fa) con le Organizzazioni Sindacali, sottolineando che l’unica necessità era quella dei tagli al personale, partendo dai Giovani.
Se l’intento era quello di creare una distanza con le Lavoratrici e i Lavoratori di Sogin, possiamo affermare con certezza che l’obiettivo è stato centrato.
Le Segreterie Nazionali di FILCTEM, FLAEI e UILTEC, ritengono inaccettabile tale impostazione, e se nell’incontro proposto dall’AD per la fine di febbraio (da noi chiesto di anticipare) non si chiariranno tali aspetti avvieremo le iniziative necessarie per evitarne la concretizzazione.
Da ultimo ribadiamo che la Sogin è una Società pubblica finanziata con una componente sulla bolletta elettrica degli Italiani, quindi i soldi sono dei Cittadini/Consumatori e non di qualche capo d’Azienda.
Le Segreterie Nazionali Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil