“L’aggregazione è il valore principale della rinascita della Basilicata dell’agroalimentare che vede un nuovo modo di stare insieme nel mondo agricolo, finalizzato a portare l’agricoltore nella catena del valore. Le filiere e il marchio collettivo sanciscono un patto tra agricoltura, trasformazione, distribuzione e commercio a tutela del comparto agro-alimentare lucano ed italiano, rendendo vincente la modalità e la consapevolezza acquisita di operare insieme”.
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, intervenendo alla presentazione del marchio “Io Sono Lucano” a Matera questa mattina.
“La presentazione del marchio unico “Io sono Lucano” è, quindi, una sfida importante che coglie il suggerimento dal dipartimento di provare a rendere identitarie le produzioni per comunicare e unire le eccellenze al territorio, legandole indissolubilmente e rendendole riconoscibili agli occhi dei consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza del cibo che acquistano.
Al centro dell’operazione la qualità del prodotto e la valorizzazione sul mercato della tipicità e della genuinità delle produzioni agricole regionali attraverso cinque progetti di valorizzazione delle filiere cerealicola, zootecnia da carne e da latte, ortofrutta e erbe officinali.
Il marchio collettivo messo in campo da Coldiretti recupera un messaggio forte su cui dobbiamo sempre più puntare che è quello dell’orgoglio dell’appartenenza: a partire da questo 2019 nel quale si apre una nuova fase per la nostra Basilicata il cui sviluppo deve procedere nella direzione delle tre parole chiave Agricoltura-Ambiente-Turismo.
Molto positiva è stata, infatti, la partecipazione al bando filiere che abbiamo messo in campo con la misura 16.0 del Psr Basilicata 2014/2020 per il quale sono state presentate 23 candidature per una disponibilità finanziaria che ad oggi è pari a circa 64 milioni di euro, con cui saranno finanziati i primi 16 progetti valutati ammissibili. Proveremo a recuperare più risorse possibili per soddisfare al massimo le richieste di sostegno per le filiere in fase di costituzione”.